L’Inghilterra, guidata da Thomas Tuchel dal primo gennaio, si trova a un passo dalla qualificazione al Mondiale 2026. Domani, battendo la Lettonia a Riga, la squadra potrebbe ottenere il pass con due turni di anticipo. In dieci mesi, Tuchel ha raccolto cinque vittorie in altrettante partite, con 13 gol segnati e nessuno subito.
Il gruppo prima delle stelle
Tuchel ha scelto di mettere da parte alcuni dei nomi più noti della rosa, come Jude Bellingham, Phil Foden e Jack Grealish, per privilegiare il lavoro di squadra. “Ho visto un documentario sui New England Patriots e c’era questa frase: ‘Non mettiamo insieme i giocatori più talentuosi, costruiamo una squadra’. Sono completamente d’accordo. È esattamente quello che stiamo cercando di fare”, ha dichiarato il tecnico tedesco.
La gestione di Bellingham
La decisione di non convocare Jude Bellingham ha fatto discutere. Tuchel ha spiegato che il centrocampista del Real Madrid, operato alla spalla a luglio, non aveva ancora ritrovato completamente il suo “ritmo” a livello di club. Questo aspetto ha contribuito alla sua esclusione dalla Nazionale. Secondo quanto dichiarato da Tuchel, il messaggio è chiaro: anche i grandi nomi devono lottare per riconquistare il posto in squadra.
Un percorso senza gol subiti
L’Inghilterra di Tuchel ha impressionato per la solidità difensiva, non avendo ancora subito reti nelle cinque partite disputate sotto la sua gestione. Il bilancio di 13 gol segnati e zero subiti testimonia l’efficacia delle scelte del tecnico, che ha puntato su un gruppo compatto e determinato.