Igli Tare, direttore sportivo del Milan, ha parlato in vista del derby contro l’Inter, fissando obiettivi chiari per la squadra e sottolineando l’importanza della partita per la città e per il progetto rossonero. Le sue parole arrivano a pochi giorni dalla sfida più attesa dai tifosi, in un momento delicato della stagione.
Obiettivi chiari per il Milan
Durante il Social Football Summit, Tare ha dichiarato: “Queste sono partite che non si giocano, si vincono. Sarà importante ma non fondamentale. Sarà importante per la città e per dare credibilità al progetto. Obiettivo? Sarei bugiardo a dire che non voglio lo scudetto o la Champions”. Il dirigente ha poi aggiunto: “Per vincere lo scudetto penso che il percorso più corto sia attraverso tante sfumature e il progetto tanto radicale: abbiamo portato 19 giocatori e ne abbiamo mandati via 23. Siamo sulla buona strada, ho questo desiderio di vincere qualche trofeo importante con questo club glorioso”. Tare ha anche espresso curiosità per la sua prima esperienza nel derby di Milano.
La situazione in classifica e il momento della squadra
Dopo il pareggio di Parma, Tare ha sottolineato l’importanza di non commettere altri passi falsi, soprattutto considerando che il Milan non partecipa alle coppe europee. “La classifica è molto corta e cambia ogni settimana. L’equilibrio è fondamentale – ribadisce Tare – e noi dobbiamo pensare a tornare in Champions. Questo è un momento chiave della stagione e ci dispiace per il pareggio a Parma. Per noi è importante vincere per non perdere punti in classifica. A marzo capiremo se saremo in grado di vincere. Non era scontato ma sapevo che potevamo competere”.
Il clima nello spogliatoio e i precedenti del derby
Per rafforzare lo spirito di squadra, il Milan si è ritrovato a cena fuori martedì, come documentato dalle foto social di alcuni giocatori. Tra i presenti, Rabiot è apparso sorridente, con l’infortunio ormai alle spalle. Allegri ritrova anche la coppia Leao-Pulisic, che ha giocato poco insieme a causa degli infortuni. Il derby con l’Inter non è mai una partita come le altre con Allegri che tornerà ad affrontare i nerazzurri da tecnico del Milan dopo 14 anni dall’ultima vittoria in questa sfida.
