La giornata di sabato nelle qualificazioni ai Mondiali non consegna ancora verdetti definitivi, ma chiarisce gran parte del quadro. Spagna, Svizzera e Belgio compiono un passo quasi conclusivo verso la fase finale, pur dovendo attendere gli impegni della prossima settimana per l’aritmetica. Romania e Slovenia, invece, pagano a caro prezzo le espulsioni di Dragus e Stojanovic.
Spagna tranquilla, la Turchia resta in scia
La selezione iberica domina in Georgia con un eloquente 0-4: Oyarzabal firma una doppietta, mentre Zubimendi e Ferran Torres completano il tabellino. La Turchia di Montella, però, mantiene il distacco immutato grazie al 2-0 sulla Bulgaria, deciso dal rigore trasformato da Calhanoglu e da un’autorete di Chernev. Tutto rimandato quindi al 18 novembre, giorno dello scontro diretto a Siviglia tra Spagna (15 punti) e Turchia (12). Gli spagnoli arrivano comunque all’appuntamento forti di un margine enorme nella differenza reti (+19 contro +5).
Belgio bloccato in Kazakistan, tutto rinviato al Liechtenstein
La squadra di Rudi Garcia va sotto dopo appena nove minuti per il gol di Satpaev e riesce a rimediare solo a inizio ripresa, con la rete di Vanaken. L’espulsione di Chesnokov negli ultimi 13 minuti non basta ai belgi per completare la rimonta. La qualificazione diretta rimarrà quindi in sospeso fino al 18 novembre, quando il Belgio riceverà il Liechtenstein.
Nel gruppo J la lotta per il secondo posto si accende grazie al successo esterno del Galles sul Liechtenstein (0-1, gol di Jordan James). Britannici e Macedonia del Nord salgono a quota 13, con scontro diretto a Cardiff alle porte. Il Galles, però, dovrà comunque vincere per via della differenza reti sfavorevole (+4 contro +9). L’Italia seguirà con attenzione: la terza classificata avrà comunque accesso ai playoff tramite la Nations League e sarà una possibile avversaria degli azzurri in semifinale.
Bosnia in rimonta sulla Romania, l’Austria rimane davanti
Nel gruppo H l’Austria mantiene il primato con 18 punti, frutto dello 0-2 ottenuto a Cipro con una doppietta di Arnautovic. Alle sue spalle la Bosnia continua a inseguire (16 punti) grazie al 3-1 che ribalta la Romania, nonostante quest’ultima sia comunque già certa dei playoff tramite Nations League.
Dopo la rete iniziale di Birligea, è Dzeko a riaprire i conti a inizio ripresa. La gara cambia definitivamente quando Denis Dragus, entrato al 65’, viene espulso due minuti dopo per un intervento pericoloso su Katic. In superiorità numerica, i bosniaci completano il ribaltone con Bajraktarevic e Tabakovic. Il 18 novembre a Vienna lo scontro diretto con l’Austria deciderà il gruppo.
Svizzera a un passo dal traguardo, Kosovo ai playoff
Nel gruppo B la Svizzera consolida il primato (13 punti) superando 4-1 la Svezia, che andrà comunque ai playoff tramite Nations League. Gli elvetici restano a +3 sul Kosovo, vittorioso 0-2 in Slovenia e matematicamente ammesso agli spareggi.
La squadra di Kek paga l’espulsione di Petar Stojanovic: subentrato a inizio secondo tempo per provare a rientrare dopo il gol di Asllani, il centrocampista rimedia due gialli in sei minuti — un pestone e una gomitata — lasciando i compagni in dieci. Il Kosovo chiude la partita anche grazie all’autogol di Karnicnik. Lo scontro diretto di martedì a Pristina, però, difficilmente potrà cambiare la vetta della classifica, vista la differenza reti molto più favorevole alla Svizzera (+12 contro +1).
Equilibrio totale nel gruppo C: Scozia ko, Danimarca salvata da Isaksen
Nulla è deciso nel gruppo C. La Scozia, nonostante un palo colpito da McTominay, cade 3-2 in Grecia e rimette tutto in discussione. La Danimarca, chiamata ad approfittarne, si ferma comunque sul 2-2 contro la Bielorussia ultimo in classifica. Il pareggio arriva solo al 79’ con Isaksen, servito da Dorgu. I danesi restano comunque avanti di un punto in vista dello scontro diretto del 18 novembre a Glasgow.
