La prima edizione del Premio Mario Sconcerti si svolgerà venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 16 presso la Camera dei Deputati. Il riconoscimento nasce per volontà della famiglia e con il sostegno di Matteo Marani, presidente della Lega Pro e del Museo del Calcio, collega e amico di Sconcerti. L’obiettivo è ricordare la figura di Mario Sconcerti a quasi tre anni dalla sua scomparsa.
Un riconoscimento alla carriera e all’eredità di Sconcerti
Il premio è stato pensato per rendere omaggio a Mario Sconcerti, definito “editorialista, scrittore e maestro di giornalismo, capace di interpretare con lucidità e visione ogni fase dell’evoluzione dei media sportivi: dalla carta stampata alla TV, fino al web”. Matteo Marani ha dichiarato: “Mario Sconcerti è stato un maestro di giornalismo, ma anche un uomo di grande cultura e una figura intellettuale, sempre alla ricerca di nuovi campi nei quali cimentarsi. Il suo insegnamento maggiore è stato guardare al mondo con occhi liberi, critici e severi. Una lezione per i più giovani, cui ha voluto bene non meno che al giornalismo. Per me è un onore poter contribuire a questo premio come Museo del Calcio”.
Un premio rivolto ai giovani e al futuro
Susanna Marcellini, che con Sconcerti ha realizzato il programma radiofonico “Sconcerti Quotidiani”, ha sottolineato: “Il premio è pensato non solo come tributo, ma come slancio verso il futuro, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Proprio ai giovani è stato dedicato uno spazio centrale: la manifestazione coinvolge infatti numerosi istituti scolastici e realtà formative, in continuità con l’impegno educativo che Mario ha sempre sentito come prioritario”.
Il ricordo della famiglia Sconcerti
Martina Sconcerti ha dichiarato: “Sono orgogliosa che ci sia un momento di ricordo di papà legato al suo approccio al pensiero e alla vita, e non solo al calcio in senso stretto. Il suo giornalismo ci insegna che si possono unire mondi lontani, e questo premio è un’occasione per continuare a coltivare quel modo di essere e pensare che ha contraddistinto mio padre nel lavoro e nella vita”.