Olimpiadi Milano-Cortina 2026: Abodi sottolinea l’importanza della trasparenza

Il ministro Abodi ribadisce la necessità di trasparenza nella gestione della Fondazione Milano Cortina 2026.

Trasparenza come valore fondamentale

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha recentemente sottolineato l’importanza della trasparenza nella gestione della Fondazione Milano Cortina 2026. Rispondendo a un’interrogazione alla Camera dei deputati, Abodi ha dichiarato: “Tengo a precisare che la trasparenza è un valore che deve operare a prescindere e al quale non è possibile rinunciare. La fondazione in questo senso deve operare come una casa di vetro”. Questa affermazione arriva alla luce del pronunciamento dell’Autorità nazionale anticorruzione, che ha sollevato questioni sugli obblighi di trasparenza della fondazione.

Modello di gestione e bilancio

Abodi ha spiegato che la Fondazione Milano Cortina 2026 ha adottato un modello di gestione mirato al pareggio di bilancio, raccogliendo risorse private per coprire i costi organizzativi dei Giochi. “Per queste ragioni – ha spiegato Abodi – la fondazione ha adottato un modello di gestione che ha come obiettivo primario, e che rispetterà, il pareggio di bilancio raccogliendo risorse private che copriranno i costi organizzativi dei Giochi in modo ben distinto dal bilancio della società Simico”. Questo approccio è stato scelto per garantire una chiara separazione tra le finanze della fondazione e quelle della società Simico.

Diritto privato e pubblico

Il ministro ha inoltre chiarito la distinzione tra le operazioni della fondazione e quelle relative allo sviluppo delle infrastrutture. “E’ importante ribadire – ha detto Abodi – che la fondazione sta operando fin dalla sua costituzione in regime di diritto privato sulla base del proprio statuto svolgendo tutte le sue attività nella stessa forma con la quale i comitati organizzatori hanno operato nelle precedenti edizioni. Viceversa, è di diritto pubblico il soggetto che è chiamato allo sviluppo delle infrastrutture”. Abodi ha richiesto un approfondimento tecnico e giuridico per individuare gli ambiti di disciplina della trasparenza, in risposta alla nota ricevuta dall’Anac.

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