Il presidente della fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, ha risposto alle critiche sulla logistica delle Olimpiadi invernali, soffermandosi sul modello dei Giochi diffusi e sulle sfide organizzative. Le sue dichiarazioni sono arrivate a margine del Premio De Sanctis a Roma.
Il modello dei Giochi diffusi
Malagò ha spiegato che la scelta di un masterplan con sedi distribuite è stata fondamentale per ottenere la candidatura e superare la concorrenza della Svezia. “Siamo partiti con questo tipo di masterplan, le Olimpiadi dei territori sono state un elemento indispensabile per vincere la candidatura e battere la Svezia. Poi mi sembra che chi arriva dopo di noi replicherà questo modello”, ha dichiarato Malagò. Secondo il presidente della fondazione, il modello adottato da Milano-Cortina potrebbe essere seguito anche in futuro da altri organizzatori.
Le difficoltà logistiche e le critiche
Rispondendo alle domande sulla lontananza delle venue olimpiche e sulle possibili difficoltà negli spostamenti di tifosi e delegazioni, Malagò ha sottolineato che il sistema organizzativo è complesso. “Ogni giorno qualche cosa esce dal livello dei problemi, altro invece resta e sarà così fino all’ultimo”, ha spiegato. Secondo alcune fonti, le difficoltà logistiche rappresentano uno dei principali punti di discussione attorno all’evento, ma Malagò ha ribadito che non c’è da stupirsi vista la complessità dell’organizzazione.
Impegno massimo nell’organizzazione
Malagò ha assicurato che la fondazione è molto concentrata sul lavoro in vista dei Giochi. “Siamo molto concentrati e stiamo producendo il massimo sforzo”, ha affermato. Le sue parole arrivano in un momento in cui l’attenzione è alta sulle tempistiche e sulla gestione delle infrastrutture necessarie per ospitare le Olimpiadi invernali.
