Noa Lang, nuovo esterno sinistro del Napoli arrivato dal Psv Eindhoven, si è presentato in conferenza stampa. Il giocatore ha raccontato le sue prime sensazioni dopo l’arrivo in Italia e ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere il club azzurro, sottolineando la voglia di mettersi in gioco e di migliorare sotto la guida di Conte.
Lang e il primo impatto con Napoli
“La prima parola che ho imparato in italiano è stanco. L’ho detta dopo il mio primo allenamento al Napoli. Qui si fa tanto lavoro, tanta corsa, ma penso che sia giusto per uscire dalla comfort zone in cui ero in Olanda”, ha dichiarato Lang. Il calciatore ha ricevuto la maglia numero 70 e ha spiegato che il suo trasferimento era stato già tentato lo scorso inverno: “Era iniziato già lo scorso inverno, ma il Psv disse di no. Ora il club è tornato per prendermi e vivo una bella avventura, ho spinto molto in questa direzione”.
Obiettivi e caratteristiche in campo
Lang ha parlato delle sue qualità e delle aspettative dei tifosi: “Qui sono pronto a fare dribbling, ultimi passaggi, gol, sono un giocatore per cui i tifosi vengono allo stadio per vederlo giocare”. L’olandese ha sottolineato la sua determinazione nel voler vincere anche con la maglia del Napoli: “Sono qui per vincere, perché ho vinto i campionati con Bruges, Ajax e Psv, e ora sono qui per cercare nuove vittorie”.
Differenze tra calcio olandese e italiano
Lang ha affrontato anche il tema delle differenze tra il calcio olandese e quello italiano, soprattutto per quanto riguarda il ruolo degli esterni: “In Olanda di solito tieni palla contro la maggior parte degli avversari, ma ci tengo molto a sviluppare la fase difensiva, è il momento che diventi completo ed è uno dei motivi per cui sono venuto, per migliorare dal punto di vista difensivo e tattico e penso che Conte sia perfetto”. Il giocatore ha aggiunto: “So di dover migliorare dal punto di vista difensivo ma Conte me ne parla già dalla prima telefonata. Quando non avevo ancora deciso di dire sì al Napoli il tecnico mi ha parlato della tattica e quindi sono venuto qui sapendo che devo crescere dal punto di vista tattico”.