Kigali applaude ancora una volta Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno si conferma campione del mondo nella prova in linea dei Mondiali 2025, replicando il successo ottenuto dodici mesi fa in Svizzera. Un’impresa firmata con un attacco a 104 km dal traguardo, trasformato in una cavalcata solitaria che ha esaltato il pubblico ruandese. Sul podio con lui salgono Remco Evenepoel, secondo a 1’29”, e l’irlandese Ben Healy, che brucia Skjelmose nella volata per il bronzo.
La corsa
Il tracciato di Kigali era da brividi: 267,5 km e 6096 metri di dislivello, con salite spezza-fiato come il Mur de Kigali. In avvio spazio alle fughe di giornata, ma la selezione vera arriva quando Pogacar decide di fare Pogacar. Con una progressione irresistibile lascia la compagnia e mette subito in crisi Evenepoel, costretto anche a due cambi bici che ne rallentano la rincorsa.
Per qualche chilometro lo sloveno resta in compagnia del messicano Isaac Del Toro, mentre lo spagnolo Ayuso perde contatto. Ma a 66 km dal traguardo anche Del Toro si arrende e fa segno di non averne più: da lì in avanti è passerella trionfale per il dominatore del Tour de France 2025.
Alle sue spalle Evenepoel prova a riaccendersi nel finale e limita i danni, mentre Healy completa il podio con una gara tutta grinta.
I numeri di un fuoriclasse
Pogacar chiude la prova in 6h21’20”, regalando alla Slovenia il secondo oro consecutivo. Con questa vittoria diventa il primo ciclista della storia a salire sul podio sia al Tour che al Mondiale per tre anni di fila. Un cannibale che continua a riscrivere i libri del ciclismo moderno.
Le parole del campione
«È stata una settimana incredibile» ha dichiarato Pogacar al traguardo. «Il percorso era durissimo, le salite e le discese non ti lasciavano respiro. Del Toro e Ayuso hanno provato a resistere, ma sul Mur di Kigali sono rimasto solo. Negli ultimi giri qualche dubbio l’ho avuto, ma speravo che tutto andasse per il meglio e così è stato».
