Indagine sugli insulti razzisti a Milinkovic-Savic durante Atalanta-Torino

Il giudice sportivo avvia un supplemento di indagine sugli insulti razzisti rivolti a Vanja Milinkovic-Savic durante la partita Atalanta-Torino.

Il caso degli insulti a Milinkovic-Savic

Durante la partita tra Atalanta e Torino, il portiere del Torino, Vanja Milinkovic-Savic, è stato oggetto di insulti razzisti da parte di alcuni spettatori. Dopo aver parato un rigore a Retegui, Milinkovic-Savic ha riferito di essere stato insultato con il termine “zingaro” da parte del pubblico situato dietro la sua porta. In risposta agli insulti, il portiere serbo ha compiuto gesti verso la zona delle gradinate da cui provenivano le offese e ha mostrato un accendino che era stato lanciato verso di lui. “Mi hanno detto “zingaro” e “serbo di m***a“,  “Mi danno fastidio queste cose. Gli insulti posso anche subirli, ma non quelli razzisti, sono cose che non vanno bene. Io non ho risposto, ma queste cose non devono accadere su un campo da calcio. Poi il lancio di oggetti non fa parte dello sport”, aveva dichiarato il portiere dopo la partita ai microfoni di Dazn.

La decisione del giudice sportivo

Il giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastrandrea, ha deciso di avviare un supplemento di indagine per approfondire quanto accaduto. In un comunicato ufficiale, è stato dichiarato che, dopo aver letto il rapporto dei collaboratori della Procura federale, è necessario acquisire ulteriori elementi. La Procura è stata incaricata di ottenere una relazione dettagliata sui fatti denunciati da Milinkovic-Savic, coinvolgendo anche i responsabili dell’Ordine pubblico per identificare i responsabili dei cori insultanti e discriminatori. Nel comunicato si legge: “Il giudice sportivo, letto il rapporto dei collaboratori della Procura federale, ritiene necessario che venga inviata, a cura della medesima Procura, acquisiti eventuali ulteriori elementi anche dai responsabili dell’Ordine pubblico, una dettagliata relazione aggiuntiva in ordine ai fatti denunciati, successivamente al termine della gara, dal calciatore della Soc. Torino Vanja Milinkovic-Savic, nonché in ordine alla individuazione delle persone responsabili dei cori insultanti e discriminatori e alla collaborazione della Società atalantina ai fini della suddetta individuazione”.

Collaborazione dell’Atalanta

Il comunicato del giudice sportivo sottolinea l’importanza della collaborazione della Società Atalanta per identificare le persone responsabili degli insulti e la società bergamasca è chiamata a cooperare con le autorità per facilitare l’individuazione dei colpevoli e contribuire a chiarire l’accaduto, passo è fondamentale per garantire che episodi di discriminazione e razzismo non vengano tollerati negli stadi italiani, promuovendo un ambiente sportivo più inclusivo e rispettoso.

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