Heysel: Gravina ricorda la tragedia, ferita ancora aperta

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ricorda la tragedia dell'Heysel nel suo quarantesimo anniversario, sottolineando l'importanza di mantenere viva la memoria per evitare che simili eventi si ripetano. Diverse iniziative commemorative sono state organizzate per onorare le vittime e riflettere sull'accaduto.

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha ricordato la tragedia dell’Heysel nel giorno del suo quarantesimo anniversario. "Il dolore per la tragedia dell’Heysel è ancora vivo: quanto successo 40 anni fa a Bruxelles rappresenta una ferita ancora non rimarginata nella vita dei familiari delle vittime e nel vissuto comune dell’intera famiglia calcistica europea. Il ricordo e la testimonianza di quei terribili fatti servano da monito perenne, affinché una festa di sport non si trasformi mai più in un’occasione di sofferenza", ha dichiarato Gravina. Il 29 maggio 1985, 39 persone persero la vita prima della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. Lo scorso novembre, la Nazionale italiana si era recata al Settore Z di Bruxelles per rendere omaggio alle vittime, con Gravina, Gianluigi Buffon e Luciano Spalletti che hanno deposto fiori davanti alla lapide commemorativa.

Iniziative commemorative al Museo del Calcio

In occasione del quarantesimo anniversario della tragedia dell’Heysel, il Museo del Calcio di Coverciano ha organizzato una serie di iniziative commemorative. Per tutto il mese di maggio, nella sala cinema del museo, è stato proiettato un video prodotto dall’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel. Inoltre, domani si terrà un incontro intitolato "Heysel 40 anni dopo. Il valore della memoria" nella sala conferenze ‘Mario Vallitutti’. Tra i partecipanti ci saranno Matteo Marani, presidente della Fondazione Museo del Calcio, Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel, e Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum. La sala ospiterà anche una mostra fotografica con scatti di Salvatore Giglio, fotografo della Juventus e testimone della strage.

Educazione e prevenzione negli stadi

Durante la mattinata, gli studenti delle classi terza e quarta del liceo sportivo ‘Galileo Galilei’ di Dolo presenteranno un progetto educativo. Accompagnati dai docenti Stefano Borgo e Laura Pojer, gli studenti discuteranno su come educare le persone a comportamenti corretti negli stadi, sottolineando l’importanza della prevenzione per evitare eventi tragici come quello dell’Heysel. L’iniziativa mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del rispetto e della sicurezza negli eventi sportivi, promuovendo un ambiente più sicuro e accogliente per tutti gli appassionati di calcio.

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