Fabio Fognini ha annunciato il suo addio al tennis professionistico proprio nei corridoi del torneo più iconico del circuito ATP. Una decisione sofferta, ma lucida, comunicata poche ore prima dei quarti di finale che vedranno protagonisti Jannik Sinner e Flavio Cobolli.
“Questo è il modo migliore per dire addio”
Con la consueta schiettezza, Fognini ha spiegato ai giornalisti il senso della sua scelta: “Dopo quel match con Alcaraz ho capito che non volevo più forzarmi ad andare in posti dove non avrei voluto essere. Ho vissuto per il tennis, ma ora è il momento giusto per chiudere questo capitolo”. Parole forti, pronunciate con serenità, ma anche con la commozione di chi sa di voltare una pagina importante della propria vita. Accanto a lui, come sempre, Flavia Pennetta, il sostegno più solido anche in questo momento di svolta.
Fognini, ex Top 10 e vincitore del Masters 1000 di Montecarlo nel 2019, ha poi riflettuto anche sul rapporto spesso controverso con i media italiani: “A volte mi sono difeso in modo sbagliato, forse oggi farei alcune cose diversamente. Ma spero di essere ricordato per la passione e l’impegno, e non solo per qualche racchetta rotta”. Sul futuro, per ora non ci sono certezze, se non la voglia di vivere più tempo con la famiglia. Ma non esclude di rimanere nel tennis, magari come mentore o coach: “Io ci sono per chi vorrà i miei consigli”.
Wimbledon e il tennis italiano: tra addii e nuove speranze
Il torneo londinese, in corso dal 30 giugno al 13 luglio, sta regalando emozioni uniche per il tennis azzurro. L’ATP Slam più prestigioso dell’anno vede protagonista un’Italia che cambia pelle: da Fognini che lascia, a Sinner che sogna in grande, fino a Cobolli, astro nascente che si sta facendo spazio con grinta e talento.
Wimbledon 2025 non è solo un torneo: è un crocevia. Il saluto di Fabio Fognini chiude un’epoca, ma il campo verde del Centre Court è pronto ad accogliere chi raccoglierà il testimone.
