La serata di Eurolega regala due volti opposti al basket italiano. Milano, ancora una volta con rotazioni ridotte e guidata in panchina da Poeta a causa dell’influenza che tiene fuori Messina, si impone 88-87 sull’Olympiacos e allunga la propria striscia positiva europea. Per la Virtus Bologna, invece, l’ultimo quarto del Palau Blaugrana si trasforma in un ostacolo insuperabile: dopo aver condotto a lungo, la squadra di Ivanovic si arrende 88-81 alla potenza perimetrale del Barcellona.
Milano-Olympiacos: un successo che vale doppio
L’Olimpia, priva di diversi giocatori chiave – tra cui Shields, LeDay, Nebo e Brown – parte con grande ritmo e sorprende subito gli ospiti grazie a percentuali altissime dall’arco. Milano chiude la prima frazione sul 27-21 dopo un inizio di partita in cui Dunston domina vicino al ferro e la squadra trova soluzioni efficaci con quattro esterni in campo.
L’Olympiacos, però, non resta a guardare: Fournier, Vezenkov e le giocate chirurgiche di Peters e Dorsey rimettono la sfida in equilibrio, costringendo l’Olimpia a cercare nuovamente contromisure difensive. Una tripla di Brooks allo scadere della seconda frazione rimanda Milano negli spogliatoi avanti 47-43.
Il terzo quarto è il momento più brillante dell’EA7. La difesa si stringe, Bolmaro brilla per intensità e due triple consecutive – prima sua, poi di Brooks – proiettano i padroni di casa sul +13 (63-50). Milano continua a raccogliere rimbalzi offensivi preziosi, mentre i greci si affidano quasi esclusivamente all’ispirazione di Peters e Dorsey per restare a contatto.
Il finale ha un solo protagonista: Quinn Ellis. Con la partita sul filo, l’esterno inglese piazza due triple, un libero e un appoggio che diventano la chiave dell’88-87 conclusivo. L’ultimo tentativo dei greci non trova il bersaglio e il Forum esplode quando Bolmaro, sulla sirena, chiude simbolicamente la serata.
Milano: Ellis 16, Brooks 15, Booker 13
Olympiacos: Peters 27, Dorsey 25, Fournier 10
Barcellona-Bologna: rimonta blaugrana e Virtus senza energie nel finale
Per buona parte della sfida, la Virtus dimostra personalità e ordine. Le due squadre si scambiano parziali continui, soprattutto dall’arco: il Barcellona mette a segno 14 triple complessive, con Punter protagonista di un primo tempo da ex di lusso, in cui realizza quattro tiri pesanti consecutivi, compreso un incredibile centro da metà campo che vale il vantaggio all’intervallo (45-43).
Nel terzo periodo Bologna costruisce uno dei momenti migliori della propria partita: fisicità, collaborazione offensiva e un ottimo ritmo guidato da Pajola portano la Virtus fino al +8 (61-69). Ma la spinta virtussina si esaurisce proprio sul più bello. Il Barcellona ritrova la mira dall’arco con tre triple ravvicinate, aprendo un parziale devastante di 16-0 che ribalta completamente l’inerzia.
Nel finale la Virtus prova a rientrare fino al -3, ma un’altra palla persa chiude ogni spiraglio e il Barça può amministrare gli ultimi possessi fino all’88-81 finale.
Barcellona: Punter 17, Clyburn 13, Vesely 12
Bologna: Morgan 17, Jallow 13, Edwards 13
