Chivu dopo Ajax-Inter: “Abbiamo dimostrato maturità, la squadra c’è”

Le parole di Cristian Chivu dopo la vittoria dell'Inter in Champions League contro l'Ajax. Il tecnico sottolinea la maturità della squadra e l'importanza di partire bene nel nuovo format della competizione.

L’Inter ha iniziato con il piede giusto la sua avventura in Champions League, superando l’Ajax e mostrando segnali di crescita. Dopo la partita, il tecnico Cristian Chivu ha espresso soddisfazione per la prestazione dei suoi giocatori, sottolineando la maturità e la voglia di riscatto della squadra.

Maturità e controllo del gioco 

“Abbiamo dimostrato tanta maturità, abbiamo dimostrato che la squadra c’è e capisce i momenti. È buona la prima, è sempre importante partire bene in Champions con il nuovo format”, ha dichiarato Chivu ai microfoni di Amazon Prime Video. Il tecnico ha evidenziato come l’Inter sia riuscita a mantenere il controllo della partita: “Mi è piaciuta la maturità, il fatto che siamo stati gran parte della partita nella loro metà campo, concedendogli solo il palleggio tra i difensori, non ci hanno mai messo in difficoltà”. Chivu ha poi aggiunto: “La squadra ha voglia di far bene, di riscattare l’ultimo periodo. Bisogna dare i meriti a questi ragazzi, sono eccezionali”.

Elogi per Esposito e gli attaccanti 

Nel corso dell’intervista, Chivu ha voluto soffermarsi anche sulla prestazione di Esposito: “Esposito per come si allena, per quello che sta facendo, si merita tutti gli elogi. Anche stasera era la prima in Champions alla sua età ha fatto veramente una grande partita”. Il tecnico ha ribadito la fiducia nei suoi attaccanti: “L’ho detto subito che ho quattro attaccanti forti, che fanno il massimo per questa squadra. Sono anche contento poi quando fanno gol, perché un attaccante quando fa gol vive giorni felici ma Pio oggi si deve prendere tutti i nostri elogi perché ha fatto una grande partita”.

L’importanza dell’età e il gruppo 

Chivu ha concluso sottolineando come l’età non sia un fattore determinante per lui: “Per me la carta d’identità non esiste per un 19enne così come per un 36enne”. Le sue parole mettono in risalto l’importanza del gruppo e la fiducia nei confronti di tutti i giocatori, indipendentemente dall’esperienza.

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