Una carriera straordinaria
Lo sport italiano è in lutto per la scomparsa di Miranda Cicognani, una delle figure più emblematiche della ginnastica nazionale. Nata 88 anni fa a Forlì, Cicognani ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport italiano. È stata la prima donna a portare la bandiera italiana alle Olimpiadi, un onore che le è stato conferito ai Giochi di Helsinki del 1952. La sua carriera olimpica non si è fermata lì: ha partecipato anche alle edizioni di Melbourne 1956 e Roma 1960, un traguardo che solo poche ginnaste italiane hanno raggiunto, come Monica Bergamelli e Vanessa Ferrari.
Un record nazionale imbattuto
Miranda Cicognani non è stata solo una pioniera per la sua partecipazione olimpica, ma anche una campionessa indiscussa a livello nazionale. Tra il 1956 e il 1962 ha conquistato per cinque volte l’oro ai Campionati assoluti italiani, stabilendo un record che ancora oggi non è stato superato. L’unica a interrompere la sua serie di vittorie è stata la sorella Rosella, che ha vinto nel 1959 e nel 1961. Questo dominio nel panorama nazionale ha reso Miranda una figura di riferimento per le generazioni successive di ginnaste italiane.
Dalla pedana a giudice internazionale
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Miranda Cicognani ha continuato a contribuire al mondo della ginnastica, passando dal ruolo di atleta a quello di giudice internazionale. Ha partecipato come giudice a sei edizioni delle Olimpiadi, da Montréal 1976 a Sydney 2000, portando la sua esperienza e il suo occhio critico sui palcoscenici più importanti del mondo. Inoltre, dal 1963 al 1965 ha ricoperto il ruolo di istruttrice della Nazionale italiana, trasmettendo la sua passione e le sue competenze alle nuove leve della ginnastica.