La carriera di Bruno Pizzul: una vita dedicata al calcio
Bruno Pizzul, nato a Cormons l’8 marzo 1938, è stato una figura iconica del giornalismo sportivo italiano. Dopo una breve carriera da calciatore, Pizzul si è laureato in Giurisprudenza e ha iniziato la sua carriera in Rai nel 1969. La sua voce è stata la colonna sonora delle partite della Nazionale italiana dal 1986 al 2002, raccontando cinque campionati del mondo. Tra i suoi momenti più memorabili, il commento del gol di Roberto Baggio al 42′ del secondo tempo durante una delle partite più emozionanti. Pizzul ha anche raccontato la tragica finale della Coppa dei Campioni allo stadio Heysel di Bruxelles tra Juventus e Liverpool.
Il legame con il Friuli e l’attività post-Rai
Nonostante la sua carriera lo avesse portato lontano, Pizzul non ha mai interrotto i legami con il suo Friuli. Negli ultimi anni, era tornato a vivere a Cormons, continuando a contribuire al giornalismo sportivo attraverso una rubrica sul Messaggero Veneto e collaborazioni con altre testate televisive e radiofoniche. La sua passione per lo sport non si limitava al calcio, ma si estendeva anche ad altre discipline, dimostrando una conoscenza e un interesse che andavano oltre il semplice commento delle partite.
L’eredità di una voce inconfondibile
Bruno Pizzul ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del giornalismo sportivo. La sua capacità di raccontare le partite con passione e competenza ha fatto sì che la sua voce diventasse sinonimo di calcio per molti italiani. Oltre a commentare le partite, Pizzul ha condotto programmi come Domenica Sprint e la Domenica Sportiva, contribuendo a diffondere la cultura sportiva nel paese. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di chi ha vissuto le emozioni del calcio attraverso le sue telecronache.