Il secondo appuntamento con le Audition di X Factor 2025 conferma il mix di emozioni, sorprese e tensioni che da sempre caratterizza il talent show di Sky Original (in onda ogni giovedì su Sky e in streaming su NOW). Stavolta, però, a dominare la scena non sono solo i concorrenti, ma anche i giudici: tra Francesco Gabbani, ancora alla ricerca di un equilibrio con i colleghi, e Jake La Furia, che non ha risparmiato critiche taglienti, non sono mancati i momenti di attrito.
La severità di Gabbani
La new entry della giuria continua a distinguersi per la sua attenzione quasi ossessiva alla tecnica vocale. Un approccio che, in più di un’occasione, lo ha messo in rotta di collisione con Paola Iezzi e Jake La Furia, più inclini a lasciarsi guidare dall’istinto e dall’emozione.
È successo quando il giovane Orazio ha cantato Mina, interpretazione che Gabbani ha bocciato per gli eccessivi svolazzi, mentre gli altri giudici hanno apprezzato il tocco personale. Ma le frizioni maggiori sono arrivate con Daria, accusata di mischiare in modo forzato rap e canto, e con Luciano, cui Gabbani ha rimproverato un uso inadeguato della chitarra. Dopo un lungo discorso, però, il cantautore toscano ha sorpreso tutti concedendogli un “sì”, chiedendo però al ragazzo di rinunciare allo strumento.
Un atteggiamento che ha mostrato, da un lato, la sua rigidità e, dall’altro, il tentativo di armonizzarsi con i colleghi, sempre più affiatati tra loro.
La rabbia di Jake La Furia
Se Gabbani ha incarnato il ruolo del giudice severo e metodico, a scaldare davvero gli animi ci ha pensato Jake La Furia. Il rapper si è lasciato andare a uno sfogo acceso contro i Copper Jitters, band rock che ha scelto di presentarsi con pezzi in inglese e un atteggiamento giudicato troppo supponente. «Non andrete lontano se non cambierete postura», ha tuonato Jake, prima di concedere comunque il passaggio al turno successivo.
Le altre esibizioni
Tra tensioni e scontri verbali, la musica ha comunque avuto il suo spazio. Sofia, giovanissima da Sanremo, ha ricordato la freschezza della prima Arisa. Mayu, cantante italo-giapponese, ha commosso tutti con un pianto liberatorio dopo la sua performance. E il tenebroso Giorgio Compagnoli, con una storia personale difficile alle spalle, ha regalato un’esibizione intensa, capace di strappare brividi.
A fare da contraltare agli sfoghi dei colleghi, Giorgia ha confermato la sua cifra fatta di empatia e semplicità, conquistando pubblico e concorrenti.
Il bilancio
Queste seconde Audition hanno messo in luce una giuria ancora alla ricerca di equilibri: l’alchimia tra Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia sembra ormai consolidata, mentre Francesco Gabbani continua a oscillare tra rigore tecnico e voglia di integrarsi. Il risultato? Un mix esplosivo che promette scintille nelle prossime puntate.
