Vittoria Schisano: “Ero Giuseppe, mi sentivo donna. L’intervento? Sono stata incosciente. I ruoli trans non mi bastano, posso competere con le colleghe”

L'attrice Vittoria Schisano racconta il suo percorso di transizione, le sfide professionali e le aspirazioni future.

Vittoria Schisano ha condiviso la sua esperienza di transizione e le sfide incontrate nel mondo dello spettacolo. Nel 2014, si è sottoposta a un intervento di riassegnazione di genere a Barcellona, dopo aver studiato recitazione a Roma. Attualmente, vive a Lecce con il compagno Donato Scardi e ha recentemente recitato nella serie Netflix “La vita che volevi”, vincitrice del Nastro d’Argento.

Il percorso di transizione e il rapporto con la famiglia

Schisano ha raccontato al Corriere della Sera, le difficoltà affrontate durante il suo coming out in famiglia. Inizialmente, sua madre non ha compreso la sua decisione, portando a un periodo di distacco. “Inizialmente non mi ha capito, mi fece una guerra enorme. Non volli ascoltarla e vederla, per un anno sparii da casa. Avevo vissuto a metà per troppo tempo, poi mi chiese perdono”, ha dichiarato l’attrice. Con suo padre, invece, ha vissuto un’esperienza toccante: dopo la transizione, vedendola, l’ha scambiata per sua sorella, esclamando: “Rosaria”. Quando Schisano ha chiarito la sua identità, lui ha risposto: “Quanto sei bella”. Questo momento è stato per lei il “regalo più emozionante”.

Sfide professionali e desideri artistici

Nel mondo dello spettacolo, Schisano ha spesso ricevuto proposte per ruoli stereotipati legati alla sua identità di donna transgender. “Giovanni Veronesi mi ha detto che sono sottovalutata e dovrei competere con le colleghe. Spero che il suo augurio si realizzi. Finora si pensa a me solo come transgender (per quanto nella serie sono vincente), e non come suora, poliziotta o coatta tossica”, ha affermato. L’attrice desidera interpretare ruoli femminili tradizionali e non essere limitata a personaggi transgender.

Riflessioni sull’intervento e la sessualità

Parlando dell’intervento di riassegnazione di genere, Schisano ha ammesso di aver agito con una certa incoscienza, sperando che l’operazione portasse equilibrio nella sua vita. “L’ho fatta in modo incosciente e ingenuo, pensando che mettesse equilibrio nella mia vita”, ha detto. Ha aggiunto che, se potesse tornare indietro, inizierebbe con le cure ormonali prima dell’intervento chirurgico. Riguardo alla sua vita sessuale, ha dichiarato: “La medicina ti consente di avere una sessualità appagante. La sessualità di una donna è meno potente nell’impatto ma più potente nel tempo”.

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