Oggi, 14 dicembre 2025, Vinicio Capossela compie 60 anni, un traguardo che segna sei decenni di una carriera artistica senza pari. Nato a Hannover, in Germania, nel 1965, Capossela è sempre stato un artista capace di fondere le sue radici, che affondano tra l’Irpinia, la Germania e l’Emilia, in una musica che è allo stesso tempo universale e profondamente radicata nella tradizione. Il suo percorso è un invito a esplorare un mondo che rifiuta qualsiasi etichetta, senza mai sacrificare la propria autenticità.
Sin dagli inizi, nel 1990, con il debutto discografico “All’una e trentacinque circa”, Capossela si è distinto per una musicalità fuori dai circuiti convenzionali, capace di raccogliere influenze diverse, dal folk alla canzone d’autore, dal teatro alla letteratura. Con questo primo album, ha conquistato la Targa Tenco per l’Opera Prima, ma quello era solo l’inizio di un percorso che si sarebbe poi sviluppato senza fretta, senza seguire una linea retta, ma piuttosto una trama ricca di deviazioni e sorprese.
L’ecletticità di Capossela lo ha portato non solo sulla scena musicale, ma anche in ambiti come il cinema e il teatro. Le sue canzoni hanno fatto da colonna sonora a film iconici come Tre uomini e una gamba, Il 7 e l’8 e Dieci inverni, e nel 2009 ha partecipato anche come attore nel film Dieci inverni. Allo stesso tempo, non ha mai abbandonato la sua passione per la scrittura, pubblicando romanzi come Non si muore tutte le mattine (2004) e Tefteri (2013), una riflessione sulla crisi economica in Grecia che si intreccia perfettamente con le sue opere musicali, come l’album Rebetiko Gymnastas.
Capossela è un artista che non teme di affrontare temi complessi. Le sue opere più recenti, come Tredici canzoni urgenti e Sciusten feste n. 1965, testimoniano un impegno che va oltre la musica. Nelle sue canzoni, affronta con acutezza le tensioni civili, sociali ed ecologiche del nostro tempo, ma lo fa con una sensibilità che sa mescolare ironia, nostalgia e riflessione profonda.
Ma il suo cammino non si limita alla musica e alla letteratura. Nel 2013, ha fondato il Calitri Sponz Fest, un festival che si svolge ogni anno in Irpinia, nella sua terra di origine. Il Sponz Fest non è solo una celebrazione musicale, ma una vera e propria festa popolare che intreccia tradizioni antiche con visioni moderne, riportando la comunità al centro del rituale collettivo. Un progetto che è espressione della sua idea di musica come elemento di coesione sociale e culturale.
A 60 anni, Vinicio Capossela non sembra voler rallentare. La sua musica, che ha sempre viaggiato sui confini tra tradizione e innovazione, continua a evolversi e ad affrontare nuovi orizzonti. Con la stessa curiosità che lo ha spinto a esplorare mondi lontani, continua a raccontare storie, a mettere in scena riti, e a trasformare ogni canzone in un’opera d’arte completa, che sfida le convenzioni e invita gli ascoltatori a un viaggio senza fine.
A distanza di trentacinque anni dal suo debutto, Capossela è oggi uno dei più grandi cantautori italiani, un poeta contemporaneo che ha saputo, con la sua visione unica, trasformare la musica in uno spazio narrativo e culturale di rara intensità. Non è solo un anniversario di un grande artista, ma una celebrazione di una carriera che ha saputo rimanere fedele a se stessa, senza compromessi, ma sempre aperta al futuro.
