“The Testament of Ann Lee”: il musical su una leader religiosa del XVIII secolo

Il film "The Testament of Ann Lee", diretto da Mona Fastvold e interpretato da Amanda Seyfried, racconta la vita della fondatrice degli Shakers, una comunità religiosa del XVIII secolo.

“The Testament of Ann Lee” è un film musicale diretto da Mona Fastvold e presentato in concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film racconta la vita di Ann Lee, mistica inglese del XVIII secolo e fondatrice del movimento religioso degli Shakers. La protagonista è interpretata da Amanda Seyfried, nota per il suo ruolo in “Mamma Mia!”.

La figura di Ann Lee e il movimento degli Shakers

Ann Lee nacque a Manchester nel 1736 e, dopo aver vissuto esperienze dolorose, tra cui la perdita di quattro figli, si trasferì nel 1776 a New York. Lì fondò una comunità religiosa nota come Shakers, caratterizzata da pratiche di preghiera con canti e danze, l’uguaglianza tra i sessi e l’astinenza sessuale, anche per le coppie sposate. Il movimento promuoveva una società utopistica basata sul lavoro comunitario e la produzione di oggetti artigianali.

La scelta di Mona Fastvold e Amanda Seyfried

Nel corso di “Miseria e Nobiltà”, la regista e l’attrice protagonista, ospiti a RTL 102.5, hanno presentato la pellicola in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. La regista Mona Fastvold ha dichiarato di essersi interessata ad Ann Lee perché rappresenta uno dei pochi esempi di leadership femminile in un campo dominato dagli uomini come la religione. Ha affermato: “Pensavo che meritasse qualcosa di grandioso e meraviglioso”. Per il ruolo di Ann Lee, Fastvold ha scelto Amanda Seyfried per la sua “tenerezza e gentilezza, certo, ma anche la forza e la vena di follia”.

La produzione e le sfide del film

“The Testament of Ann Lee” è un biopic in forma di musical, frutto della collaborazione tra Mona Fastvold e suo marito Brady Corbet, che hanno lavorato insieme alla sceneggiatura. Per Amanda Seyfried, il ruolo ha rappresentato una sfida fisica e emotiva, con scene intense che includono parti, prigionia e coreografie complesse. L’attrice ha dichiarato: “Non è stato facile. Molto intenso dal punto di vista fisico, è vero. Però mi sono affidata alla libertà concessa da Mona”.

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