Il film “The Sea”, diretto da Shai Carmeli-Pollak, ha vinto il Premio Ophir come miglior film dell’anno, diventando automaticamente il candidato ufficiale di Israele per l’Oscar al miglior film internazionale. La pellicola racconta la storia di Khaled, un bambino palestinese di 12 anni che vive in Cisgiordania e sogna di vedere il mare per la prima volta. Per realizzare questo desiderio, Khaled intraprende un viaggio rischioso verso Tel Aviv, affrontando posti di blocco militari e altre difficoltà.
Successo e riconoscimenti per “The Sea”
Oltre al premio come miglior film, “The Sea” ha ottenuto altri quattro riconoscimenti agli Ophir Awards: miglior attore per Muhammad Gazawi, miglior attore non protagonista per Khalifa Natour, miglior sceneggiatura per Shai Carmeli-Pollak e miglior colonna sonora per Avi Belleli. Durante la cerimonia, molti partecipanti hanno indossato abiti neri in segno di lutto e protesta, con scritte come “Un bambino è un bambino” e “Fermiamo la guerra”.
Reazioni politiche e taglio dei fondi
La vittoria di “The Sea” ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico israeliano. Il ministro della Cultura, Miki Zohar, ha definito “una vergogna” la vittoria di un film che “sputa in faccia ai nostri soldati eroici” e ha annunciato l’intenzione di bloccare i finanziamenti pubblici agli Ophir Awards.
Dichiarazioni dei protagonisti
Il produttore palestinese del film, Baher Agbariya, ha dichiarato: “Questo film è nato dall’amore per l’umanità e il cinema, e il suo messaggio è uno: il diritto di ogni bambino di vivere e sognare in pace, senza assedio, senza paura e senza guerra”. L’attore tredicenne Muhammad Gazawi, interprete di Khaled, ha affermato: “Spero che tutti i bambini possano vivere e sognare senza guerre”.