Simona Ventura: “Più felice a 60 anni che a 40. Con lo stalker la paura è stata una gabbia”

Simona Ventura si racconta: il ritorno alla conduzione del Grande Fratello, le minacce ricevute da uno stalker e la decisione di denunciare dopo tre anni di paura.

Quarant’anni di televisione sulle spalle, successi travolgenti, cadute dolorose e rinascite sorprendenti. Simona Ventura torna in prima serata, questa volta su Canale 5, al timone dello storico reality show Grande Fratello, nella versione dedicata ai concorrenti non famosi. Accanto a lei, tre opinionisti che hanno fatto la storia del programma: Floriana Secondi, Ascanio Pacelli e Cristina Plevani.

Ventura racconta al Corriere della Sera la sorpresa di questo nuovo capitolo: «È arrivato tutto inaspettatamente: prima l’Isola come opinionista, ora il Gf». E a chi la considera una “dimenticata della tv”, risponde con fermezza: «Noi conduttori siamo come le azioni in Borsa, viviamo momenti up e down. Io, però, ho sempre avuto un piano B: documentari, cinema, Rai2 la domenica mattina. Non ho mai smesso di lavorare».

“Un Grande Fratello leggero e divertente”

Per lei il reality rappresenta una sfida, ma anche un’occasione per raccontare nuove storie: «I concorrenti di quest’anno sono salmoni controcorrente, persone che non hanno scelto la strada più facile. Sarà un Grande Fratello leggero e divertente».

Quanto alla visibilità costante che il mestiere comporta, Ventura non ha dubbi: «Se fosse stato un peso non avrei fatto questo mestiere. Fa parte del gioco».

La rinascita personale e l’incubo dello stalker

Oggi, a sessant’anni, Ventura si dice più serena che a quaranta: «Allora ero stressata, in piena separazione. Oggi ho un lavoro che va bene e l’amore di mio marito Giovanni Terzi. Sono felice». Con lui, però, ha vissuto anche momenti difficili: «Uno stalker ci minaccia da tre anni. La paura ci ha paralizzati, non trovavamo il coraggio di denunciare. Ma la paura diventa una gabbia. Vogliamo dire a chi vive queste esperienze di non sentirsi solo e di trovare la forza di reagire».

Da Sanremo 2004 al presente

Impossibile non ricordare il Festival di Sanremo 2004, una delle edizioni più discusse della storia: «Fu un Festival senza cantanti, boicottato dalle case discografiche. Un’edizione antesignana dei talent. Vinse Marco Masini, l’unico noto, e alla fine salvammo la baracca. Dopo 21 anni, la gente ancora se lo ricorda».

E su un possibile ritorno all’Ariston? «Ho un’idea, ma non la dico. Sono ancora giovane per il palco di Sanremo: c’è tempo».

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