Roberto Bolle: “Ho tradito la neve soltanto per danzare. Milano è unica”

L'étoile Roberto Bolle racconta il suo percorso dalla danza alla passione per lo sport e presenta l'ottava edizione di OnDance a Milano.

Roberto Bolle torna ad accendere Milano con la sua festa della danza. Dal 3 al 7 settembre debutta una nuova edizione di On Dance, che quest’anno si sposta da Piazza Duomo all’Arco della Pace, trasformando ancora una volta la città in un palcoscenico a cielo aperto.

Alla vigilia, l’étoile della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet ha raccontato a La Gazzetta dello Sport i punti di contatto tra danza e sport: «Il pattinaggio, ad esempio, è più simile al balletto di altre discipline, ma dedizione, disciplina e preparazione fisica sono comuni a ogni atleta e a ogni ballerino. Quello che più ci unisce è la voglia di superare i nostri limiti e la forza mentale che serve per farlo».

Un esempio lampante è Carolina Kostner, regina del ghiaccio: «Spesso i pattinatori si preparano con ex ballerini della Scala per la parte coreografica. Carolina lo ha fatto, e ha sempre saputo esaltare la sua innata eleganza, guadagnando punti nelle sue performance».

Bolle non nasconde anche il legame con le sue radici piemontesi: «La neve ha fatto parte della mia infanzia. Fino a 15-16 anni sciavo molto. Poi ho scelto la danza… in un certo senso ho tradito lo sci».

Il resto è storia: il trasferimento a Milano e l’inizio di una carriera internazionale. Ma il debito con la città resta vivo: «Milano per me è la città delle opportunità, con un respiro internazionale unico in Italia. Se non fossi arrivato qui, non sarei diventato la persona che sono».

Dal fascino della neve alla magia della danza, il viaggio di Bolle continua: il prossimo capitolo si scriverà sotto l’Arco della Pace, insieme al pubblico di On Dance.

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