Raoul Bova è stato ospite a Verissimo domenica 14 settembre, dove ha parlato dello scandalo che lo ha coinvolto e del suo rapporto con Rocío Muñoz Morales.
Lo scandalo degli audio rubati
L’attore ha raccontato di aver vissuto un momento molto intenso a causa della diffusione di messaggi vocali privati, resi pubblici nel podcast ‘Falsissimo’ di Fabrizio Corona lo scorso 21 luglio. Bova ha dichiarato di aver denunciato immediatamente l’accaduto: “Quando è arrivato il tentativo di estorsione, ho chiamato la polizia postale. Non ci ho pensato due volte. Credo nella giustizia. Chi fa certe cose sta commettendo un reato. E chi tenta di estorcerti qualcosa, spesso non si ferma lì… e può trasformarsi in un incubo”.
L’accanimento mediatico
Bova ha espresso il suo disappunto per la forte esposizione mediatica subita: “So che essere un personaggio pubblico comporta anche satira, ironia, qualche battuta. È parte del gioco. Ma quello che è successo ha superato ogni limite. È stata ripresa una notizia proveniente da un illecito, e quella diffusione andava fermata sul nascere. C’è stato un vero e proprio accanimento, una violenza che mi ha toccato profondamente”.
Il rapporto con Rocío Muñoz Morales
Parlando della sua relazione con Rocío Muñoz Morales, Bova ha affermato: “Il mio rapporto di coppia era un po’ che aveva delle situazioni interne che stavamo gestendo con molta riservatezza”. Ha sottolineato l’importanza della privacy: “La nostra situazione la sappiamo io e Rocío. Ci sono dei momenti in cui uno decide di fare delle scelte e di non comunicarle. Perché anche se sei un personaggio pubblico, non è necessario dare un bollettino dei propri sentimenti”.