Piero Chiambretti è pronto a tornare in televisione con un nuovo programma, Fin che la barca va, che andrà in onda in autunno su Rai 3 nella fascia dell’access prime time, a partire dalle 20.10. Un ritorno importante che, inevitabilmente, lo porterà a scontrarsi con un gigante dell’intrattenimento serale: Affari Tuoi, attualmente condotto da Stefano De Martino su Rai 1.
Proprio sul format dei “pacchi”, Chiambretti ha raccontato un aneddoto inedito durante un’intervista al Corriere della Sera, spiegando i motivi per cui in passato rifiutò la conduzione dello storico game show.
“Il gioco fine a sé stesso non è nelle mie corde”
Chiambretti non usa mezzi termini:
«Il gioco fine a sé stesso non è nelle mie corde», ha detto, riferendosi proprio a Affari Tuoi, trasmissione alla quale aveva avuto occasione di partecipare come possibile conduttore.
Un’occasione importante, che però scelse di non cogliere, non solo per una questione di gusti personali, ma anche per una certa idea di televisione:
«Sarebbe stata una scelta di campo più comoda, in cui lavorare molto meno per portare a casa un risultato», ha ammesso.
Il paragone con altre sue esperienze televisive è inevitabile. Quando condusse Complimenti per la trasmissione, ricorda:
«Il senso era entrare nelle case degli italiani per raccontare chi fossero». Un intento narrativo, che lui percepisce come più aderente al suo stile e alla sua visione.
Una frecciatina ai reality?
Chiambretti, nel suo racconto, riflette anche sull’evoluzione della TV italiana e, indirettamente, lancia una stoccata all’universo dei reality:
«Prima del Grande Fratello, di tutti i programmi in cui la gente comune ha sostituito i professionisti, che ora sono a casa a guardare la gente comune che è protagonista in tv».
Un’osservazione pungente, che mette in luce il cambiamento culturale nel mondo dello spettacolo e il ruolo sempre più centrale del “quotidiano” come contenuto da show.
Il nuovo progetto: Fin che la barca va
Il futuro prossimo di Chiambretti è già scritto. Il conduttore porterà su Rai 3 Fin che la barca va, un talk breve ma intenso, con 25 puntate programmate tra le 20.10 e le 20.35. Il format, ancora in fase di definizione al momento della presentazione dei palinsesti Rai, è ora confermato.
Nel programma, Chiambretti accoglierà personaggi del mondo del giornalismo, cultura, politica, sport, pronti a mettersi in gioco in un confronto diretto e personale con il conduttore.
Tra i sogni nel cassetto, uno in particolare:
«Mi piacerebbe portare sulla barca il presidente Mattarella», confessa.
Uno stile sempre controcorrente
Piero Chiambretti, ancora una volta, dimostra di non aver paura di andare controcorrente, scegliendo progetti non scontati e rifiutando, anche in passato, trasmissioni di grande successo se non rispecchiavano la sua visione artistica. Con Fin che la barca va, si prepara a riportare in tv una voce originale e mai banale, con lo sguardo acuto che ha sempre caratterizzato la sua carriera.