Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha ordinato la rimozione immediata degli audio privati dell’attore Raoul Bova, diffusi senza consenso da Fabrizio Corona. Nonostante l’ordine, Corona non ha rimosso i contenuti, costringendo Google a intervenire direttamente per oscurarli.
L’intervento del Garante della Privacy
Il 20 agosto 2025, il Garante per la Privacy ha emesso un provvedimento d’urgenza, intimando a Fabrizio Corona di rimuovere gli audio privati di Raoul Bova dal podcast “Falsissimo” e dai suoi canali social. L’Autorità ha sottolineato che la diffusione non autorizzata di tali contenuti rappresenta una violazione della privacy dell’attore. Nonostante l’ordine, Corona non ha proceduto alla rimozione, portando il Garante a ribadire l’intimazione il 21 agosto, evidenziando l’aumento delle visualizzazioni e l’effetto virale della diffusione.
L’intervento di Google
Di fronte al mancato rispetto dell’ordine da parte di Fabrizio Corona, Google ha deciso di intervenire direttamente, oscurando i contenuti in questione sulla sua piattaforma. La celebre frase pronunciata da Raoul Bova e rivolta a Martina Ceretti – “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti” – che si trovava al minuto 38 e 43 della trasmissione, risulta ora inaccessibile sul sito principale. Tuttavia, l’audio continua a circolare su altre piattaforme e risorse web, rendendo di fatto parziale l’efficacia del provvedimento.
Le dichiarazioni di Annamaria Bernardini de Pace
Annamaria Bernardini de Pace, storica avvocata e legale di Raoul Bova, è intervenuta pubblicamente per commentare l’oscuramento degli audio diffusi nei giorni scorsi e riguardanti l’attore. La Bernardini de Pace ha definito la decisione del Garante della Privacy come “una vittoria non solo personale, ma soprattutto di principio”, sottolineando l’importanza di difendere con fermezza la riservatezza e la dignità delle persone coinvolte, indipendentemente dalla loro notorietà.
L’avvocata ha evidenziato come questo intervento rappresenti un precedente importante nel contesto della tutela dei diritti individuali, soprattutto in un’epoca in cui i contenuti privati rischiano spesso di essere strumentalizzati a fini mediatici. “È un passo fondamentale verso un maggiore rispetto per la sfera privata delle persone”, ha dichiarato, aggiungendo che questa azione può contribuire a ristabilire un equilibrio tra diritto di cronaca e diritto alla privacy.
Secondo Bernardini de Pace, il provvedimento del Garante assume un valore esemplare anche per il futuro, soprattutto in un momento in cui la diffusione incontrollata di contenuti sensibili può avere conseguenze devastanti, non solo sull’immagine pubblica, ma anche sulla vita personale e familiare di chi ne è coinvolto.