“Money Road – Ogni tentazione ha un prezzo” è il nuovo reality show di Sky, condotto da Fabio Caressa, che vede dodici concorrenti affrontare un percorso di 12 giorni nella giungla malese. I partecipanti, denominati “Compagnia delle Tentazioni”, devono resistere a continue tentazioni che, se accettate, riducono il montepremi iniziale di 300.000 euro. Il programma è un adattamento italiano del format britannico “Tempting Fortune”.
La conduzione di Fabio Caressa
Fabio Caressa ha debuttato come conduttore di un programma di intrattenimento con “Money Road”. Il suo ruolo è quello di osservare e raccontare l’esperimento sociale senza giudicare, accompagnando il pubblico nell’osservazione delle scelte dei concorrenti e ponendo domande su cosa avremmo fatto al loro posto.”Al pubblico è piaciuto perché si è immedesimato nelle scelte dei concorrenti e si è riconosciuto nei loro atteggiamenti. Ognuno si è chiesto cosa avrebbe fatto al posto loro”, ha raccontato Fabio Caressa a Gente, parlando del successo del suo programma.
Le sfide climatiche e ambientali
Caressa ha condiviso anche alcuni retroscena delle riprese di Money Road, raccontando imprevisti e difficoltà affrontati in Malesia insieme alla troupe televisiva. “Abbiamo sofferto caldo e umidità — ha raccontato — mi cambiavo quattro volte al giorno e fino a quattro minuti prima di andare in onda. Vivevo davanti a un ventilatore da set cinematografico, grande come l’elica di un aereo. Bevevamo litri d’acqua. La fatica dei concorrenti si leggeva anche sui volti di autori e cameraman, che camminavano con loro”
Il ruolo delle tentazioni nel gioco
Durante il percorso, i concorrenti vengono sottoposti a tentazioni che potrebbero facilitare la loro sopravvivenza, ma che comportano una decurtazione del montepremi. Queste tentazioni possono coinvolgere il singolo o l’intero gruppo e talvolta sono “segrete”, aggiungendo un ulteriore livello di strategia al gioco. Caressa, ha ammesso con ironia che, se fosse stato tra i concorrenti, non avrebbe saputo resistere alle tagliatelle fatte a mano dallo chef Giorgio Locatelli, servite nel cuore della giungla.
