La scomparsa di Claudia Cardinale, avvenuta ieri a 87 anni nella sua casa di Nemours, vicino a Parigi, ha suscitato un’ondata di cordoglio internazionale. Icona del cinema italiano e mondiale, la sua morte ha scosso profondamente il panorama culturale globale.
Francia: un’icona della Nouvelle Vague
In Francia, dove Cardinale ha vissuto per molti anni, la sua morte è stata accolta con grande tristezza. Il quotidiano Le Monde l’ha definita una “musa della Nouvelle Vague”, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel cinema europeo degli anni ’60. Il presidente Emmanuel Macron ha espresso le sue condoglianze, lodando la sua “straordinaria bellezza e talento” che hanno arricchito il cinema francese e internazionale. La ministra della Cultura, Rachida Dati, ha espresso il suo dolore su X, sottolineando come Claudia Cardinale fosse “francese nel cuore” e una musa dei più grandi registi, incarnando “libertà, forza ed eleganza in modo radioso”
Stati Uniti: “Una donna da cento vite”
Negli Stati Uniti, Claudia Cardinale era conosciuta soprattutto per i suoi ruoli in film come The Pink Panther e Once Upon a Time in the West. Il New York Times ha dedicato un ampio articolo alla sua carriera, sottolineando la sua capacità di interpretare ruoli complessi e la sua presenza magnetica sullo schermo. Anche la critica cinematografica ha espresso il suo tributo, definendola una “donna da cento vite”, come lei stessa amava dire.
Reazioni globali
Anche in altri paesi, la sua morte ha suscitato reazioni di profondo cordoglio. In Germania, il quotidiano Bild ha ricordato la sua carriera internazionale, mentre in Svezia il sito Omni l’ha celebrata come una delle grandi stelle del cinema degli anni ’60. In Svizzera, Swissinfo ha sottolineato la sua indipendenza e il suo spirito libero, definendola “la diva che fu anti-diva”.
Claudia Cardinale lascia un’eredità cinematografica indelebile, con oltre 100 film e una carriera che ha attraversato decenni e continenti. La sua morte segna la fine di un’era, ma il suo contributo al cinema continuerà a vivere nelle sue opere.