A trent’anni dalla scomparsa di Mia Martini, avvenuta il 12 maggio 1995, viene pubblicata la raccolta "Tarab". L’album include brani inediti e versioni alternative di canzoni già note, offrendo un nuovo sguardo sul repertorio dell’artista.
Il significato di "Tarab"
Il titolo dell’album, "Tarab", deriva dall’arabo "tarabi" (طرب), che significa "agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la musica". È una parola intraducibile con un unico termine in altre lingue, richiedendo una spiegazione più ampia per comprenderne appieno il significato.
I brani inediti
La raccolta presenta diversi brani inediti, tra cui "Tarab (Soffio d’anima)", una composizione di soli vocalizzi risalente alla fine degli anni Ottanta o inizio Novanta. "Madre e Figlia" è un inedito del 1982 con testo di Mia Martini e musica di Guido Guglielminetti. Inoltre, è inclusa una versione rivisitata de "Il Pescatore" di Fabrizio De André, con un nuovo arrangiamento e un’interpretazione vocale differente rispetto alla versione live del 1983. Infine, "Almeno tu nell’universo" è presentata nella versione del provino originale, registrato per la commissione del Festival di Sanremo 1989.
Il contributo di Biagio Antonacci
Un elemento di spicco dell’album è il provino originale de "Il fiume dei profumi", brano scritto, suonato, arrangiato e prodotto da Biagio Antonacci. Registrato nell’inverno del 1991 nell’appartamento di Antonacci a Rozzano, il provino vede Mia Martini accompagnata dallo stesso Antonacci alla tastiera Yamaha DX7. Questa versione inedita offre un’intima testimonianza della collaborazione tra i due artisti.