Levante, all’anagrafe Claudia Lagona, ha perso il padre quando aveva solo nove anni. Questa perdita ha lasciato un segno profondo nella sua vita e nella sua musica. “Papà è in tutte le mie canzoni”, ha dichiarato la cantautrice in un’intervista al Corriere della Sera. Dopo la sua scomparsa, Levante ha iniziato a scrivere e comporre melodie, trovando nella musica un rifugio per la sua malinconia. “Fare musica mi ha salvata. Non ho allontanato la tristezza, ma nella musica la tristezza non mi era più nemica”, ha confessato.
La relazione con Diodato e le voci sul loro rapporto
Levante ha avuto una relazione con il cantautore Diodato, conclusasi nel 2019. In merito alle speculazioni sulla loro storia e sulla canzone “Fai Rumore” di Diodato, ha affermato: “Non mi ha dato fastidio la canzone, ma le voci attorno. La verità la sappiamo solo io e Antonio. Le storie d’amore sono nostre, non del pubblico”.
L’origine del nome d’arte “Levante”
Il nome d’arte “Levante” ha un’origine particolare. Claudia ha raccontato che una sua amica, ispirata dal film “Il Ciclone”, le ha suggerito questo nome. “Claudia non mi è mai piaciuto. Significa ‘zoppo’, mentre Levante è colui che si alza. Un segno del destino”, ha spiegato la cantautrice.
Un dolore trasformato in arte
Aveva solo nove anni quando ha perso suo padre, un dolore profondo che ha saputo trasformare in espressione creativa. “L’ho tenuto in vita attraverso le mie canzoni e i miei libri”, racconta Levante. “Lo sento vicino ogni giorno”. Un legame che non si è mai spezzato, ma che si è evoluto nella sua arte.
Essere madre, senza sensi di colpa
Oggi è mamma della piccola Alma, e con la maternità sono arrivate anche le sfide quotidiane. “Il mio senso di colpa? Dovermi dividere”, ammette. “Dire a mia figlia che torno tra tre giorni, per lei significa che non sono presente. Ma io e Pietro siamo due bravi genitori, questo me lo riconosco”.
Sanremo, X Factor e la lotta con l’ego
Due partecipazioni al Festival di Sanremo e un’esperienza da giudice a X Factor hanno messo alla prova la sua sensibilità. “Sanremo mi ha dato tanta ansia. Rivedendomi, provo tenerezza. X Factor, invece, è stata una grande scuola, anche se mi sentivo sempre sotto pressione. Ero entusiasta, ma poco strategica”. E poi c’è il tema dell’ego, con cui ha scelto di confrontarsi apertamente: “Sto cercando di distruggerlo. Non significa non averlo, ma non lasciargli il timone. Quando l’ego prende il comando, ti trasforma in una brutta persona”. Sul futuro, una porta resta sempre socchiusa: “Sanremo è tornato a essere un palco importante. Mai dire mai. La promozione musicale che offre resta ancora potentissima”.