Durante l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’attrice statunitense Kim Novak, 92 anni, ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. La cerimonia si è svolta il 1º settembre 2025, con una standing ovation di otto minuti da parte del pubblico presente.
Un’icona del cinema onorata a Venezia
Kim Novak è stata introdotta dal regista Guillermo del Toro, che ha elogiato la sua capacità di trasmettere fragilità, potere e mistero attraverso le sue interpretazioni. Del Toro ha dichiarato: “È stata capace di trasmettere fragilità, potere, mistero, di apparire accattivante, dinamica, mitica e fenomenale”.
Nel suo discorso di accettazione, Novak ha sottolineato l’importanza della libertà e dei diritti individuali, affermando: “Devo essere fedele a me stessa, e sento che uno dei motivi per cui sono qui è per ispirare il più possibile le persone, per far capire che la loro libertà conta, che le loro vite contano, i loro diritti contano, la verità conta”.
Un tributo alla carriera e alla persona
Il direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera, ha motivato l’assegnazione del premio sottolineando l’indipendenza e l’anticonformismo di Novak. Ha dichiarato: “Assurta al ruolo di Diva senza averne l’intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall’esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles”.
Per celebrare l’occasione, è stato presentato in anteprima mondiale il documentario “Kim Novak’s Vertigo” del regista Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell’attrice.
Un’eredità cinematografica indelebile
Kim Novak è nota per le sue interpretazioni in film come “La donna che visse due volte” di Alfred Hitchcock, “Baciami, stupido” di Billy Wilder e “L’uomo dal braccio d’oro” di Otto Preminger. La sua carriera è stata caratterizzata da una recitazione naturale e priva di manierismi, che ha resistito alla prova del tempo.
Dopo il ritiro dalle scene nel 1980, Novak si è dedicata alla pittura e alla vita in un ranch nell’Oregon, mantenendo sempre un legame profondo con l’arte e la creatività.