Kim Novak riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia

L'attrice statunitense Kim Novak, celebre per il ruolo in "La donna che visse due volte", ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, accompagnato da otto minuti di applausi.

L’attrice statunitense Kim Novak, 92 anni, ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, accolto da otto minuti di applausi. Nel suo discorso, ha sottolineato l’importanza di salvaguardare le democrazie e ha espresso il desiderio di ispirare le persone a valorizzare la libertà e la verità.

Un riconoscimento alla carriera di Kim Novak

Kim Novak, nata a Chicago nel 1933, è diventata un’icona del cinema grazie al suo ruolo in “La donna che visse due volte” di Alfred Hitchcock. Durante la cerimonia di premiazione, il regista Guillermo del Toro ha elogiato la sua capacità di trasmettere fragilità, potere e mistero attraverso le sue interpretazioni. Novak ha ringraziato il pubblico per l’affetto ricevuto, dichiarando: “Io sono voi e voi siete me. Io vi amo e voi mi amate”.

Un appello per la salvaguardia delle democrazie

Nel suo intervento, Novak ha voluto lanciare un appello chiaro e appassionato sull’urgenza di difendere i valori democratici, oggi più che mai messi alla prova. “Dobbiamo unirci, collaborare, essere creativi, trovare il modo di aprire gli occhi, guardare cosa sta succedendo e fare tutto il possibile per salvare le nostre democrazie”, ha dichiarato con fermezza, sottolineando come la partecipazione collettiva e la consapevolezza civica siano strumenti fondamentali per contrastare ogni forma di deriva autoritaria.

Nel suo discorso, l’oratore ha anche reso omaggio a coloro che hanno lottato per la libertà, l’autenticità e la giustizia, riconoscendo il peso del loro sacrificio. Ha invitato il pubblico a non dimenticare chi ha pagato con la propria vita o con la perdita dei propri diritti il prezzo della resistenza. “Non possiamo permettere che quegli sforzi cadano nel vuoto o vengano cancellati dall’indifferenza”, ha aggiunto, spronando a una responsabilità collettiva per mantenere viva la memoria e l’impegno verso un futuro più equo e democratico.

Una carriera tra cinema e indipendenza

Oltre al suo indimenticabile ruolo in La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, che l’ha consacrata come una delle icone del cinema classico, Kim Novak ha collaborato con registi del calibro di Billy Wilder e Otto Preminger, dimostrando versatilità e talento in una carriera che ha attraversato diverse epoche della Hollywood d’oro.

Fin dagli esordi, Novak ha mostrato una forte volontà di mantenere la propria indipendenza artistica e personale, opponendosi con determinazione alle pressioni dell’industria cinematografica, che avrebbe voluto trasformare il suo aspetto o modificarne il nome per renderla più conforme ai canoni dell’epoca. Questo spirito libero e anticonformista le ha permesso di costruire una carriera autentica, scegliendo ruoli che rispecchiassero la sua sensibilità, senza mai piegarsi completamente alle logiche dello star system.

Negli ultimi decenni, dopo essersi gradualmente allontanata dai riflettori, Novak ha scelto di ritirarsi a vita privata in Oregon, dove si è dedicata con passione alla pittura, trovando nell’arte un mezzo espressivo profondo e personale. Lontana dalla frenesia di Hollywood, ha coltivato una dimensione più intima e riflessiva, restando comunque una figura amatissima e rispettata, simbolo di eleganza, integrità e coerenza.

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