Il regista Rob Reiner e la moglie Michele Singer trovati morti nella loro casa a Los Angeles: interrogato il figlio

Il regista Rob Reiner e sua moglie Michele Singer sono stati trovati morti nella loro residenza di Los Angeles, con ferite da arma da taglio. Le autorità stanno indagando sull'accaduto, interrogando un familiare in relazione all'omicidio.

Il mondo del cinema è sotto shock per la morte di Rob Reiner, celebre regista americano, e di sua moglie Michelle Reiner, trovati senza vita nella loro villa di Los Angeles, nel quartiere residenziale di Brentwood. Lui aveva 78 anni, lei 68. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, entrambi sarebbero stati uccisi a coltellate. Le autorità, al momento, non hanno ancora fornito una ricostruzione definitiva dei fatti.

L’allarme è scattato intorno alle 15.30 ora locale, ma all’arrivo dei soccorsi non c’era più nulla da fare: i sanitari hanno potuto soltanto constatare il decesso della coppia. L’abitazione non presenterebbe segni di effrazione, elemento che ha immediatamente indirizzato le indagini verso l’ambito familiare. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, il figlio 32enne Nick Reiner sarebbe sotto interrogatorio, anche se non risulta al momento alcun arresto e la polizia non ha confermato ufficialmente questa ipotesi.

La scomparsa di Rob Reiner assume contorni ancora più tragici se si guarda alla sua carriera. Regista capace di portare sul grande schermo con sensibilità e profondità alcune opere di Stephen King, Reiner aveva firmato film diventati veri e propri classici del cinema contemporaneo. Tra questi Stand by Me – Ricordo di un’estate e Misery non deve morire, ma anche la commedia romantica cult Harry, ti presento Sally…, ancora oggi punto di riferimento del genere.

Figlio del celebre autore e comico Carl Reiner, uno dei pionieri della televisione comica americana degli anni Cinquanta, Rob Reiner aveva iniziato la sua carriera come attore. Il grande pubblico lo aveva conosciuto grazie al ruolo di Michael “Meathead” Stivic nella sitcom Arcibaldo, che gli aveva regalato una popolarità immediata negli anni Sessanta e Settanta.

Dalla recitazione, Reiner era poi passato con successo alla regia. Il suo debutto dietro la macchina da presa risale al 1984 con This Is Spinal Tap, mockumentary diventato un’opera di culto. Negli anni successivi aveva consolidato la propria fama con titoli come La storia fantastica, Codice d’onore e, soprattutto, Misery non deve morire, film che valse a Kathy Bates l’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice protagonista.

Oltre al cinema, Reiner è stato anche cofondatore della Castle Rock Entertainment, casa di produzione che ha segnato Hollywood per decenni. Negli ultimi anni aveva continuato a lavorare come attore e regista: il suo progetto più recente era Spinal Tap II: La fine è solo l’inizio, uscito nel 2025.

La notizia della morte del regista e della moglie ha suscitato un’ondata di commozione. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati da Hollywood e dal mondo politico. L’ex presidente Barack Obama ha ricordato come Reiner credesse “profondamente nella bontà delle persone”, mentre l’attore Josh Gad ha parlato di “due delle persone più gentili e premurose che si possano immaginare”. Anche il governatore della California Gavin Newsom e la sindaca di Los Angeles Karen Bass hanno definito la loro scomparsa “una perdita devastante”.

Le indagini proseguono per chiarire cosa sia accaduto nella villa di Brentwood. Intanto, resta il vuoto lasciato da un autore che ha saputo raccontare l’amicizia, l’amore, la paura e la fragilità umana come pochi altri nel cinema americano.

le ultime news