Gli ultimi giorni di Giorgio Armani tra lavoro e famiglia

Un racconto degli ultimi giorni di vita dello stilista Giorgio Armani, tra dedizione al lavoro, momenti con la famiglia e piccoli desideri.

Giorgio Armani, scomparso all’età di 91 anni, ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita con la stessa dedizione e passione che hanno caratterizzato tutta la sua carriera. Nonostante l’età avanzata, ha continuato a lavorare instancabilmente, mantenendo un legame profondo con la sua famiglia e concedendosi piccoli piaceri quotidiani.

Dedizione al lavoro fino all’ultimo

Fino agli ultimi giorni, Armani ha mantenuto un impegno costante nel suo lavoro e ha continuato a dedicarsi alle sue collezioni e ai progetti in corso, dimostrando una passione inesauribile per la moda. La sua presenza in azienda era costante, e il suo coinvolgimento diretto nelle attività quotidiane rifletteva il suo desiderio di mantenere il controllo creativo e gestionale del suo impero. Questa dedizione al lavoro è stata una costante nella sua vita, come evidenziato dalla sua affermazione: “Sono il mio lavoro, se mi fermassi significherebbe che non m’importa di me”. 

Momenti con la famiglia e piccoli desideri

Negli ultimi giorni, Armani ha trascorso momenti preziosi con i suoi familiari. Ha espresso piccoli desideri quotidiani, come il piacere di gustare un gelato o di ascoltare la sua musica preferita. Questi gesti semplici hanno portato conforto e serenità allo stilista, che ha sempre valorizzato l’importanza della famiglia e delle piccole gioie della vita. La sua famiglia è stata una presenza costante al suo fianco, offrendo supporto e affetto in questi momenti delicati.

L’eredità e la successione

Con la scomparsa di Giorgio Armani, si apre la questione della successione alla guida del suo impero. Lo stilista aveva già pianificato una transizione graduale delle sue responsabilità verso collaboratori e familiari fidati. Tra questi, spicca il nipote Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna, che ha ricoperto ruoli di rilievo all’interno dell’azienda e siede nel consiglio di amministrazione. Insieme a lui, le nipoti Silvana e Roberta, figlie del defunto fratello Sergio, e il braccio destro Leo Dell’Orco, responsabile delle linee maschili della maison, sono indicati come possibili successori. Armani aveva espresso il desiderio che la successione avvenisse in modo organico, senza rotture, mantenendo l’indipendenza e i valori che hanno sempre contraddistinto l’azienda.

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