Il conduttore Giancarlo Magalli interviene nella querelle che vede protagonista Katia Ricciarelli in merito agli ultimi anni di vita del collega e storico conduttore Pippo Baudo. In un’intervista a Oggi, Magalli smentisce la versione della soprano, secondo cui l’assistente di Baudo, Dina Minna, avrebbe filtrato le comunicazioni e impedito il contatto con l’ex marito: «Pippo – spiega Magalli – aveva chiesto personalmente di non farle passare le telefonate. Non voleva più parlarci».
Secondo Magalli, Baudo disponeva di un numero riservato condiviso solo con le persone di fiducia: «Io avevo sia il numero di Dina che quello privato di Pippo, ma a Katia non voleva darlo». Il conduttore precisa che ciò smentisce l’idea che Baudo fosse isolato negli ultimi anni: «Non è vero che era solo. Gli amici li ha sempre avuti. Quando stava male preferiva ritirarsi, ma non ha mai chiuso i rapporti».
L’episodio decisivo al San Raffaele
Magalli ricorda un episodio chiave durante un ricovero di Baudo al San Raffaele di Milano: la figlia Tiziana e Dina Minna lo assistettero immediatamente, mentre Ricciarelli arrivò solo tre giorni dopo. «Era furioso – racconta Magalli – e la cacciò in malo modo. Lei rispose con una lettera dell’avvocato chiedendo la separazione. Da quel momento il matrimonio entrò in una fase irreversibile».
Il ruolo di Dina Minna
Magalli difende anche la storica collaboratrice di Baudo, oggi al centro delle polemiche sull’eredità del conduttore: «Era tutto per lui, ma senza rapporti diversi da quelli professionali. Aveva la sua casa e la sua vita, ma per Pippo rappresentava un punto di riferimento costante».
La decisione di destinare parte dei beni a Minna ha scatenato le critiche di Ricciarelli e successive diffide reciproche. La querelle ha avuto anche ripercussioni televisive: la cantante è stata infatti esclusa dagli ospiti di Domenica In per scelta di Mara Venier.
