Al Festival dello Spettacolo, tenutosi al Superstudio Più di Milano, Gerry Scotti ha condiviso riflessioni sul successo de “La Ruota della Fortuna” e sul rapporto con Stefano De Martino. Durante un dialogo con Aldo Vitali, direttore di TV Sorrisi e Canzoni, Scotti ha sottolineato l’importanza di una televisione leggera e nazionalpopolare che unisce milioni di italiani ogni sera.
Il successo de “La Ruota della Fortuna”
Gerry Scotti ha espresso soddisfazione per gli ascolti del programma, affermando: “Il 27% di share de La Ruota della Fortuna è una roba d’altri tempi”. Ha attribuito parte di questo successo alla collaborazione con Stefano De Martino, definendolo “il mio avversario giovanissimo”. Scotti ha evidenziato come, sommando gli spettatori di entrambi i programmi, si raggiungano oltre 11 milioni di italiani ogni sera, creando una nuova forma di prima serata televisiva.
Il rapporto con Stefano De Martino
Scotti ha raccontato un aneddoto personale: “Porto fuori il cane all’ora in cui va in onda il programma e vedo cosa guardano le persone nei piani terreni: uno segue De Martino, l’altro me, e penso ‘vai, siamo 1-1’. Mi rendo conto che la partita è bella”. Ha sottolineato come la competizione tra i due programmi contribuisca a un’offerta televisiva variegata e apprezzata dal pubblico.
Riconoscimenti e collaborazioni
Durante l’evento, Scotti ha ricevuto un Telegatto blu di nuova generazione, realizzato con materiali sostenibili. Ha ricordato di averne vinti 11 in totale, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento. Ha inoltre elogiato Samira Lui, sua collaboratrice nel programma, definendola “il prototipo del nuovo protagonismo femminile in tv” e aggiungendo: “Non è una valletta: è la mia socia, un’amica con la quale scherzo e mi godo lo spettacolo”.
Al Festival dello Spettacolo di Milano, ospitato al Superstudio Più, Gerry Scotti ha ripercorso il successo travolgente de La Ruota della Fortuna e il suo rapporto di sana competizione con Stefano De Martino. In dialogo con Aldo Vitali, direttore di TV Sorrisi e Canzoni, il conduttore ha difeso l’idea di una televisione popolare, capace di intrattenere e riunire milioni di italiani davanti allo schermo.
