Il Festival di Venezia 2025 ha aperto le sue porte, accogliendo attori e registi da tutto il mondo per celebrare la settima arte. Dal 27 agosto al 6 settembre, il Lido si trasforma nel palcoscenico internazionale del cinema, con première di nuove opere e restauri di capolavori del passato.
Gli arrivi delle star al Lido
La conduttrice Emanuela Fanelli ha inaugurato la cerimonia di apertura il 27 agosto 2025 sul palco della Sala Grande. Tra gli ospiti più attesi, il cast de “La Grazia” di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Anna Ferzetti, ha attirato l’attenzione. Anche Julia Roberts, Ayo Edebiri e Chloë Sevigny sono giunte al Lido per presentare “After the Hunt” di Luca Guadagnino. La cantante Charli XCX ha fatto il suo debutto al festival con “100 Nights of Hero” di Julia Jackman, affiancata da Emma Corrin, Nicholas Galitzine, Felicity Jones e Maika Monroe. Cate Blanchett e Adam Driver sono protagonisti di “Father, Mother, Sister, Brother” di Jim Jarmusch, mentre George Clooney, Eve Hewson, Greta Gerwig, Alba Rohrwacher e Laura Dern presentano “Jay Kelly” di Noah Baumbach. Amanda Seyfried ed Emily Blunt calcheranno il tappeto rosso rispettivamente per “The Testament of Ann Lee” di Mona Fastvold e “The Smashing Machine” di Benny Safdie. Rebecca Ferguson è attesa per “A House of Dynamite” di Kathryn Bigelow, ed Emma Stone per “Bugonia” di Yorgos Lanthimos. Oscar Isaac, Jacob Elordi, Mia Goth e Christoph Waltz sono nel cast di “Frankenstein” di Guillermo del Toro; Paul Dano, Alicia Vikander e Jude Law in “The Wizard of the Kremlin” di Olivier Assayas; Bill Skarsgård, Al Pacino e Colman Domingo in “Dead Man’s Wire” di Gus Van Sant. Sabrina Impacciatore partecipa a “In the Hand of Dante” di Julian Schnabel, mentre Valeria Bruni Tedeschi è in “Chien 51” di Cédric Jimenez.
I look più memorabili delle celebrità
Anna Ferzetti ha scelto un look fresh mannish per il suo arrivo al Lido, indossando pantaloni sartoriali e una camicia maschile, incarnando un’eleganza intelligente e pulita. Emanuela Fanelli ha optato per un completo in denim chiaro con accessori neutri, confermando il suo stile sofisticato. Julia Roberts ha sfoggiato un abito lungo nero con dettagli scintillanti, mentre Cate Blanchett ha scelto un ensemble minimalista in bianco e nero. Charli XCX ha sorpreso con un outfit audace, combinando elementi punk e glamour. Emma Corrin ha indossato un abito fluido con stampe geometriche, e Nicholas Galitzine un completo classico rivisitato con dettagli moderni. Felicity Jones ha optato per un abito elegante in tonalità pastello, mentre Maika Monroe ha scelto un look più audace con un mini dress metallizzato. Amanda Seyfried ed Emily Blunt hanno entrambe puntato su abiti lunghi dalle linee pulite, rispettivamente in tonalità champagne e blu notte. Rebecca Ferguson ha indossato un abito strutturato con dettagli asimmetrici, ed Emma Stone ha scelto un look vintage con un abito a pois e accessori retrò. Oscar Isaac ha sfoggiato un completo classico con cravatta sottile, Jacob Elordi un look casual chic con giacca in velluto, Mia Goth un abito gotico in nero profondo, e Christoph Waltz un completo tradizionale con papillon. Paul Dano ha optato per un look sobrio con completo grigio, Alicia Vikander per un abito romantico in pizzo, Jude Law per un completo elegante con dettagli in seta, e Bill Skarsgård per un look moderno con giacca oversize. Al Pacino ha scelto un classico smoking nero, Colman Domingo un completo colorato con dettagli floreali, Sabrina Impacciatore un abito lungo con stampe etniche, e Valeria Bruni Tedeschi un look sofisticato con abito a tubino e accessori minimal.
Le dichiarazioni di Paolo Sorrentino su “La Grazia”
Paolo Sorrentino ha presentato “La Grazia”, film d’apertura del festival, definendolo, secondo quanto riportato da Sky TG24, “un film sull’amore. L’amore non solo immediato che riguarda la storia, ma anche l’amore in senso più ampio per moglie, figlia e anche per le istituzioni, per il diritto e su un modo di fare politica che è sempre purtroppo più inattuale che era legato all’esercizio del dubbio e della responsabilità”. Il regista ha sottolineato l’importanza dell’esercizio del dubbio in politica, affermando che “l’esercizio del dubbio è una delle qualità poco frequentate in politica. La degenerazione del dubbio nella prima Repubblica si chiamava immobilismo. Ma su temi come concedere una grazia a un omicida o firmare una legge sull’eutanasia l’esercizio del dubbio dovrebbe essere una conditio sine qua non”. Sorrentino ha inoltre espresso la sua opinione sulla situazione a Gaza, dichiarando: “Se mi si invita a riconoscere che è in corso un genocidio, la risposta è assolutamente sì. È un caso in cui è proprio evidente quello che sta succedendo, non c’è tanto da stare a discutere. I fatti sono evidenti, le testimonianze di istituzioni assolutamente affidabili sono riscontrabili, quindi se la domanda è riconoscere che è in corso un genocidio, la mia risposta è sì”.