L’Italia ha confermato la sua partecipazione alla 70ª edizione dell’Eurovision Song Contest, che si terrà a Vienna dal 12 al 16 maggio 2026. La Rai, in qualità di membro dei Big Five, ha ribadito il suo impegno nel sostenere l’evento, sottolineando l’importanza di promuovere la musica e la cultura a livello internazionale. Inoltre, la Rai ha espresso il suo sostegno alla partecipazione dell’emittente pubblica israeliana Kan alla prossima edizione del concorso.
Ritiro di alcuni paesi in protesta contro la partecipazione di Israele
Dopo l’annuncio della presenza di Israele all’Eurovision 2026, diversi paesi hanno deciso di ritirarsi dalla competizione. Spagna, Paesi Bassi, Slovenia e Irlanda hanno annunciato la loro non partecipazione in segno di protesta. La Spagna, in particolare, ha criticato la decisione dell’Unione Europea di Radiodiffusione (UER) di mantenere Israele nel concorso, nonostante le richieste di espulsione a causa delle azioni militari in Gaza. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha risposto duramente, affermando che “la disgrazia cadrà su di loro”.
Dibattito internazionale sulla presenza di Israele all’Eurovision
La decisione di mantenere Israele nel concorso ha suscitato un acceso dibattito a livello internazionale. Francia e Germania si sono opposte al boicottaggio, sostenendo l’importanza di mantenere l’inclusività dell’evento. Al contrario, la Spagna ha ribadito la sua posizione a favore del ritiro, criticando l’UER per la presunta doppia morale nel trattare la partecipazione di Israele rispetto ad altri paesi.
Modifiche al sistema di voto dell’Eurovision
In risposta alle polemiche scaturite durante la scorsa edizione, l’UER ha apportato modifiche al sistema di voto del concorso. Il numero massimo di voti per votante è stato ridotto da 20 a 10. Inoltre, le giurie tecniche torneranno a essere presenti anche nelle semifinali, anziché solo nelle finali.
