Eliana Michelazzo: “Il caso Mark Caltagirone mi ha distrutta, volevo ammazzarmi. Provo pena per Perricciolo e Pamela Prati”

Eliana Michelazzo racconta il suo coinvolgimento nel caso Mark Caltagirone, rivelando di essere stata sposata per dieci anni con un uomo inesistente e di aver avuto solo rapporti virtuali.

Sei anni dopo il cosiddetto Prati Gate, Eliana Michelazzo torna a parlare di quella che è stata una delle pagine più assurde e dolorose del gossip italiano. Ospite a Verissimo, l’ex agente ha raccontato con la voce rotta dall’emozione come quella vicenda le abbia cambiato la vita per sempre. «Sono stata assolta nel procedimento con la famiglia del bambino che interpretava Sebastian, il figlio di Mark Caltagirone — spiega — perché il fatto non sussiste. Ma questi anni sono stati lunghi e terribili. Mi hanno distrutta».

“Un raggiro mediatico che mi ha travolta”

Michelazzo ricostruisce i momenti in cui tutto è crollato: «È stato un raggiro mediatico. Non capirò mai la storia di Pamela Prati. Ho aspettato un suo messaggio, ma non è mai arrivato. Io non c’entro nulla con il Prati Gate: facevo solo il mio lavoro».
Poi aggiunge: «Pamela Perricciolo si è dichiarata subito colpevole, ha fatto i servizi sociali. Pamela Prati invece ha fatto ricorso, ma il giudice ha archiviato spiegando che aveva usato la vicenda per autopromozione».

“Per dieci anni sposata con un fantasma”

Il racconto più drammatico riguarda però la storia con l’inesistente Simone Coppi, l’uomo che Eliana credeva fosse suo marito: «Io mi sono innamorata davvero. Per dieci anni ho creduto di essere sposata con lui. Mi arrivò perfino un atto di matrimonio a casa, l’ho firmato. Al telefono parlavo con un uomo che diceva di essere un magistrato antimafia, per questo non poteva mostrarsi. Per me era tutto normale».

Una relazione fatta di manipolazioni e dipendenza affettiva: «Facevo sesso digitale, mi spogliavo nuda davanti a un cellulare. È una violenza psicologica che ti annienta. Mi vergognavo, non ne parlavo con nessuno, nemmeno con mia madre. Le dicevo che passavo Natale con mio marito, invece ero da sola».

“Pensavo di non farcela più”

La Michelazzo confessa di aver toccato il fondo: «Volevo farla finita, ma non l’ho fatto per mia madre. Aveva avuto un ictus, viveva in un istituto e soffriva per me. Ho pensato allo psicologo, poi ho capito che dovevo salvarmi da sola».
Dopo la morte della madre, Eliana ha cercato di ricominciare: «Sono andata a vivere a Ibiza. Le banche mi avevano bloccato i conti, ho venduto tutto: borse, oro, auto. Oggi lavoro come concierge in appartamenti e barche. È la mia isola felice».

“A Pamela Prati e alla Perricciolo provo solo pena”

Oggi, il rapporto con Pamela Perricciolo è definitivamente chiuso: «L’ho denunciata, mi ha usata per i suoi scopi. Ho scoperto che altre donne hanno vissuto la mia stessa storia, sempre con lo stesso volto, lo stesso copione. Un incubo che non auguro a nessuno».
E sul futuro: «Spero di ottenere un risarcimento. Ho debiti, ma soprattutto tante ferite dentro. A Pamela Prati e a Pamela Perricciolo non porto odio. Solo pena».

A distanza di anni, Eliana Michelazzo si dice pronta a voltare pagina, anche se il dolore resta: «Dieci anni di vita non me li ridarà nessuno. Ma almeno ora so chi sono davvero».

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