Caterina Rugghia: il debutto cinematografico in ‘Cinque secondi’ di Paolo Virzì

L'attrice Caterina Rugghia racconta la sua prima esperienza sul grande schermo nel film 'Cinque secondi' di Paolo Virzì, in uscita il 30 ottobre.

In un’intervista a Best Movie, Caterina Rugghia, 22 anni, racconta le emozioni e le sfide del suo primo ruolo importante al cinema. L’attrice esordisce in Cinque secondi, il nuovo film di Paolo Virzì in uscita il 30 ottobre, dove interpreta la figlia di Valerio Mastandrea, Adriano Sereni, immersa in una storia di vita, paternità e rinascita ambientata nelle campagne toscane.

Prodotto da Indiana Production, il film racconta la solitudine di Adriano, un uomo segnato dal passato, e il suo incontro con una comunità di giovani che riporta vita e colori in una villa in rovina. Tra loro, Matilde (Galatea Bellugi), una donna incinta che riscopre il legame con la terra e con il passato. Completano il cast Valeria Bruni Tedeschi, Ilaria Spada e Anna Ferraioli Ravel.

Il primo ruolo importante

«Quando ho ricevuto la parte mi sono sentita fortunata», racconta Rugghia. «Entrare in un set così prestigioso, con un regista che ammiro e attori straordinari come Mastandrea, è stato emozionante. Il ruolo era complesso e mi ha messa alla prova, ma non potevo chiedere di meglio per il mio debutto».

Per prepararsi, l’attrice ha studiato attentamente la condizione del personaggio di Mastandrea, segnato dalla SLA: «Ho cercato di rappresentarla con rispetto e sincerità, senza alcun filtro abilista. Valerio mi ha guidata con la sua esperienza e il suo approccio giocoso, che ha reso il set un luogo sicuro per crescere».

Scene intense e ricordi del set

Le sequenze più impegnative sono state quelle girate al Lago di Martignano: «Emotivamente dense e fisicamente difficili per il freddo. È stato interessante vedere quanto l’ambiente influenzi l’interpretazione».

Tra i momenti più emozionanti, Rugghia ricorda la prima mattina di riprese: «Mi sono svegliata prestissimo, con l’agitazione e la meraviglia del primo giorno di scuola. Tutto era irreale, ma indimenticabile».

Lavorare con Virzì e riflessioni personali

«Vedere Paolo Virzì per la prima volta è stato incredibile», racconta. «Crea un’atmosfera positiva e sicura, dando fiducia senza mai lasciarti sola».

Alla domanda su cosa farebbe se avesse solo cinque secondi in più per un ricordo, l’attrice confessa: «Li avrei voluti per abbracciare mia nonna, sentire il suo profumo e salutarla con più tempo».

Progetti futuri

Nonostante il debutto, Rugghia resta concentrata sugli studi: «Sto completando l’ultimo anno all’Accademia Silvio D’Amico e seguo i nostri spettacoli, ma ci sono anche progetti futuri in programma».

Con Cinque secondi, Caterina Rugghia dimostra già maturità e sensibilità, confermandosi come giovane promessa del cinema italiano.

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