Bianca Balti non salirà sulla passerella del prossimo Victoria’s Secret Fashion Show. La modella italiana, che nel 2005 era stata uno degli “angeli” del celebre brand di lingerie, aveva scritto una lettera all’azienda per chiedere di poter partecipare all’edizione 2025, prevista a New York. Il suo obiettivo: portare un messaggio di speranza e inclusione per le donne che hanno affrontato il cancro.
«Rappresento milioni di donne che hanno avuto o avranno il cancro. Voglio dimostrare loro che una diagnosi non è la fine della bellezza, della sicurezza o della sensualità», ha scritto la modella su Substack, la piattaforma che ha scelto per raccontare la propria rinascita personale, lontano dai social tradizionali.
Nonostante la richiesta, Victoria’s Secret ha risposto che il cast dello show era già al completo. Un rifiuto che Bianca Balti ha accolto con serenità, consapevole dell’importanza del gesto che ha comunque compiuto.
“Anch’io dovrei esserci”
Nel suo racconto, Balti spiega di aver tratto ispirazione dalla lineup annunciata per lo show di quest’anno:
«Quando ho guardato quella lineup — sei donne, tre di colore, una trans, una formosa, tre sopra i quarant’anni — ho capito qualcosa di semplice e potente: anch’io dovrei esserci».
La modella ha ricordato l’emozione di vedere Precious Lee, storica top model nera, raccontare quanto fosse significativo per lei essere inclusa nello spettacolo. «Volevo esserci perché una donna su otto affronterà il cancro al seno. Volevo lanciare un messaggio a queste donne: “Sei completa. Sei sexy. Sei inarrestabile”», ha scritto Bianca.
Dagli angeli del 2005 alla nuova inclusività
Il ritorno del Victoria’s Secret Fashion Show negli ultimi anni ha segnato un cambio di rotta per il marchio americano: più diversità di corpi, etnie e età, dopo decenni dominati da un ideale di perfezione omologata. Balti, che vent’anni fa era stata uno dei simboli di quella bellezza “irraggiungibile”, oggi riflette con lucidità su quel periodo.
«Nei miei 21 anni di carriera, ero una musa di una bellezza restrittiva: bianca, magra, giovane. Non ho compreso il valore della rappresentazione finché non mi sono ammalata. Quando ho perso i capelli e ho visto le cicatrici, mi sono rifiutata di essere messa da parte. Ero ancora Bianca. Ero ancora degna di essere vista».
“La vita è troppo breve per non provarci”
Oggi, dopo aver superato la malattia, Bianca Balti è impegnata nel condividere un messaggio di accettazione e coraggio. Nonostante la delusione per la mancata partecipazione allo show, non mostra rancore:
«La vita è troppo breve per non provarci. Provare non ti uccide mai».
Un pensiero che racchiude lo spirito di una donna che, ancora una volta, ha scelto di farsi portavoce di un’idea di bellezza autentica, libera e profondamente umana.