Antonella Clerici ha recentemente espresso sui social un’opinione piuttosto negativa sul film “Anora”, un’opera che ha suscitato interesse e discussioni nel panorama cinematografico. Durante una sua apparizione, la Clerici non ha esitato a condividere il suo pensiero, definendo il film “brutto e inutile”. Le sue parole hanno subito attirato l’attenzione dei media e del pubblico, generando un dibattito acceso sulla qualità del film.
La critica di Antonella Clerici
Il film di Sean Baker, trionfatore agli Oscar 2025 con cinque vittorie su sei nomination – tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista per Mikey Madison, Miglior sceneggiatura originale e Miglior montaggio – non ha convinto la conduttrice. Sul suo profilo X, ha espresso senza mezzi termini il suo giudizio con un post diretto: “Anora, vincitore di cinque Oscar, è uno dei film più brutti, insulsi e inutili che abbia mai visto”.
Reazioni e dibattito
Le sue parole hanno rapidamente fatto il giro del web, suscitando reazioni contrastanti tra gli appassionati di cinema e i fan della Clerici. Alcuni concordano con la sua opinione, ritenendo che “Anora” non sia all’altezza delle aspettative, mentre altri difendono il film, considerandolo un’opera degna di nota per il suo approccio narrativo e stilistico.
La trama di Anora
Anora segue la storia di Anora Mikheeva (interpretata da Mikey Madison), una giovane spogliarellista di Brooklyn che si innamora di Vanya (Mark Eydelshteyn), il figlio di un potente oligarca russo. Dopo un’intensa e improvvisa storia d’amore, i due si sposano a Las Vegas senza il consenso della famiglia di lui. Quando i genitori di Vanya scoprono il matrimonio, si scatenano tensioni e intrighi. Determinati a separare la coppia, gli oligarchi inviano emissari per riportare il figlio in Russia, cercando di annullare l’unione e allontanare Anora dalla loro vita. La protagonista si trova così in un turbine di eventi che mettono alla prova la sua determinazione e il suo senso di indipendenza. Tra momenti di romanticismo, violenza psicologica e tensioni familiari, Anora dovrà lottare per affermare la propria identità e decidere se il sogno d’amore che ha inseguito vale davvero il prezzo da pagare.