Amanda Lear minaccia azioni legali contro HBO per il documentario ‘Enigma’

Amanda Lear contesta il documentario 'Enigma' di HBO, che esplora la sua presunta identità transgender, e annuncia possibili azioni legali.

Il recente documentario “Enigma”, prodotto da HBO e diretto dalla regista transgender Zackary Drucker, ha riacceso il dibattito sull’identità di Amanda Lear. Il film sostiene che l’artista, nota per la sua carriera musicale e per essere stata musa di Salvador Dalí, sia nata come Alain Tap e abbia successivamente effettuato un cambio di sesso a Casablanca. Queste affermazioni hanno suscitato l’ira di Lear, che ha annunciato l’intenzione di intraprendere azioni legali contro la rete televisiva.

Le affermazioni del documentario “Enigma”

“Enigma” esplora la vita di Amanda Lear, concentrandosi sulle voci riguardanti la sua presunta identità transgender. Secondo il documentario, Lear sarebbe nata come Alain Tap nel 1939 e avrebbe effettuato un intervento di riassegnazione di genere a Casablanca negli anni ’60. Il film presenta testimonianze, tra cui quella della modella e attivista transgender April Ashley, che afferma di aver lavorato con Lear al cabaret parigino Le Carrousel, noto per le esibizioni di artiste transgender. Ashley sostiene che Lear, conosciuta allora come Peki d’Oslo, abbia deciso di rinnegare il suo passato dopo la transizione.

La reazione di Amanda Lear

Amanda Lear ha espresso profondo disappunto per il documentario, dichiarando che HBO ha prodotto il film senza il suo consenso e diffondendo informazioni false sulla sua identità. In un’intervista, ha affermato: “Dicevano che volevano celebrare la mia carriera, invece era un pretesto per diffondere le solite fake news sulla mia presunta identità transgender”. Lear ha sottolineato che il contratto iniziale con HBO escludeva certi temi, ma la produzione ha deciso di procedere comunque, ignorando le sue obiezioni.

Possibili azioni legali contro HBO

Di fronte alla diffusione del documentario, Amanda Lear ha annunciato l’intenzione di intraprendere azioni legali contro HBO per tutelare la sua reputazione. Secondo Vanity Fair, l’artista ha dichiarato: “Mentono sulla mia identità, farò causa”. Lear ha sempre negato le voci riguardanti una sua presunta transizione di genere, affermando che tali speculazioni sono state alimentate per motivi pubblicitari. In un’intervista del 2018, aveva dichiarato: “Ho detto che ero un uomo per farmi pubblicità”. 

La controversia tra Amanda Lear e HBO continua a suscitare dibattiti sull’importanza del consenso e della veridicità nelle produzioni documentaristiche, nonché sul rispetto della privacy e dell’identità personale delle figure pubbliche.

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