Il Teatro Politeama “Mario Foglietti” di Catanzaro ha ospitato una lezione magistrale del professor Alessandro Barbero dedicata a San Francesco d’Assisi. L’evento, organizzato dal Comune di Catanzaro in collaborazione con la casa editrice Laterza e la Fondazione Politeama, ha registrato il tutto esaurito, con un pubblico attento e partecipe.
Un pubblico entusiasta per la lezione su San Francesco
La serata è stata introdotta dal sindaco Nicola Fiorita e dall’editore Giuseppe Laterza, che hanno sottolineato l’importanza culturale dell’incontro e il valore della divulgazione storica. Barbero, noto per la sua capacità di rendere la storia accessibile e coinvolgente, ha guidato gli spettatori in un viaggio attraverso la vita di San Francesco, distinguendo i fatti documentati dalle leggende sviluppatesi nel corso dei secoli. Il pubblico ha seguito con interesse l’approfondimento, culminato in una standing ovation al termine della lezione.
L’approccio critico di Barbero alla figura di San Francesco
Durante la lezione, Barbero ha spiegato la scelta del titolo “San Francesco” per il suo nuovo libro, evidenziando come tutta la documentazione su un uomo vissuto otto secoli fa provenga da testimoni con punti di vista specifici e talvolta con finalità ben definite. Ha sottolineato come le diverse versioni della vita di Francesco siano spesso discordanti e ha preferito restituire tutte le narrazioni, poiché “ogni racconto aggiunge un significato e ci aiuta a comprendere più a fondo la figura di Francesco”.
I momenti chiave della vita del Santo secondo Barbero
Tra gli episodi più significativi, l’incontro con il lebbroso è stato presentato come il vero punto di svolta nella vita del giovane Francesco. Le fonti lo raccontano ora come un gesto di carità, ora come un’apparizione divina di Cristo stesso: narrazioni diverse che riflettono una dimensione spirituale più che cronachistica. Barbero ha poi ripercorso l’evoluzione del Santo, dalla giovinezza come figlio di un ricco mercante alla scelta radicale della povertà e alla fondazione di un ordine religioso. Ha ricordato che questa decisione fu personale e non una condanna della Chiesa o della società del tempo, sottolineando che “Francesco non ha mai detto che tutti dovessero vivere come lui”.
L’incontro si è concluso con un lungo e caloroso applauso, segno dell’apprezzamento del pubblico catanzarese per il rigore e la sensibilità con cui Barbero ha restituito la figura di Francesco: un uomo straordinario, nella sua grandezza e nella sua umanità.
