L’attore francese Tchéky Karyo è scomparso all’età di 72 anni a causa di un cancro. Nato a Istanbul nel 1953, Karyo si trasferì in Francia durante l’infanzia, dove intraprese una carriera artistica che lo portò a diventare uno dei volti più riconoscibili del cinema europeo.
Gli esordi e l’ascesa nel cinema francese
Dopo essersi formato al Conservatorio di Parigi, Karyo iniziò la sua carriera teatrale, esibendosi anche al Festival di Avignone. Il debutto cinematografico avvenne nel 1982 con "La Balance" di Bob Swaim, che gli valse una nomination al César come miglior attore esordiente. La sua interpretazione in "L’orso" (1988) di Jean-Jacques Annaud, nel ruolo di un cacciatore tormentato, consolidò la sua reputazione nel panorama cinematografico francese.
Il successo internazionale con "Nikita" e altri ruoli
La fama internazionale arrivò con "Nikita" (1990) di Luc Besson, dove interpretò l’agente Bob, mentore della protagonista. Negli anni ’90, Karyo partecipò a diverse produzioni internazionali, tra cui "1492: La conquista del paradiso" (1992) di Ridley Scott, "Bad Boys" (1995) e "GoldenEye" (1995). La sua versatilità gli permise di interpretare una vasta gamma di personaggi, dai mafiosi ai padri complessi.
Gli ultimi anni e il successo televisivo
Negli ultimi anni, Karyo ha ottenuto grande popolarità grazie al ruolo del detective Julien Baptiste nella serie britannica "The Missing" (2014-2016), che gli ha permesso di conquistare una nuova generazione di spettatori. La sua carriera è stata caratterizzata da una costante presenza sia nel cinema che nella televisione, dimostrando una capacità unica di adattarsi a ruoli diversi e complessi.
