Sly Stone, il leggendario musicista e leader dei Family Stone, è morto all’età di 82 anni a Los Angeles. La sua scomparsa è avvenuta a causa di una broncopneumopatia cronica ostruttiva e altre complicazioni di salute. Nato come Sylvester Stewart nel 1943 in Texas, Stone è cresciuto in California, dove ha iniziato la sua carriera musicale come DJ e produttore. Nel 1966 ha fondato i Family Stone, una band rivoluzionaria per la sua composizione multirazziale e multigenere, che ha fuso funk, soul, rock psichedelico e pop.
L’ascesa dei Family Stone e il successo internazionale
I Family Stone hanno debuttato nel 1967 con l’album “A Whole New Thing”, ma è stato con “Dance to the Music” del 1968 che hanno raggiunto il successo internazionale. Brani come “Everyday People”, “Stand!” e “Family Affair” sono diventati inni di un’epoca, affrontando temi di uguaglianza e giustizia sociale. La loro esibizione al festival di Woodstock nel 1969 è rimasta memorabile, consolidando la loro posizione nella storia della musica.
Declino e lotta personale
Nonostante il successo, negli anni ’70 Stone ha affrontato problemi personali legati all’abuso di droghe, che hanno influenzato negativamente la sua carriera e la stabilità della band. Questo periodo turbolento ha portato a un declino nella produzione musicale e a comportamenti erratici. Tuttavia, l’influenza di Stone sulla musica è rimasta significativa, ispirando artisti come Prince e Dr. Dre.
Eredità e riconoscimenti
Nel 1993, Sly and the Family Stone sono stati introdotti nella Rock & Roll Hall of Fame, riconoscendo il loro impatto duraturo sulla musica. Nel 2023, Stone ha pubblicato la sua autobiografia “Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)”, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua vita e carriera. Al momento della sua morte, stava lavorando a una sceneggiatura basata su questo libro.