Giorgio Armani è morto all’età di 91 anni. L’annuncio è stato dato dal gruppo Armani, che, secondo quanto riportato da Olimpia Milano, ha comunicato: “Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani”. Lo stilista si è spento serenamente, circondato dai suoi cari.
La carriera di Giorgio Armani
Nato nel 1934 a Piacenza, Giorgio Armani ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda negli anni ’60, lavorando come vetrinista e successivamente come designer per diverse case di moda. Nel 1975, insieme al partner Sergio Galeotti, ha fondato la propria casa di moda, rivoluzionando il settore con uno stile minimalista ed elegante. Il suo approccio innovativo ha trasformato il concetto di eleganza, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio.
Armani è stato pioniere nell’introduzione di abiti destrutturati, contribuendo a ridefinire l’abbigliamento formale sia maschile che femminile. La sua influenza si è estesa oltre la moda, toccando il cinema e la cultura popolare. Celebre è la sua collaborazione con il film “American Gigolo” del 1980, in cui ha vestito Richard Gere, consolidando la sua reputazione a livello internazionale.
Tributi e reazioni alla scomparsa
La notizia della morte di Giorgio Armani ha suscitato un’ondata di tributi da parte di personalità del mondo della moda, della politica e dello spettacolo. Secondo quanto riportato da “Reuters”, Donatella Versace ha dichiarato: “Giorgio, salutami Gianni”. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha elogiato Armani come “un’icona instancabile della creatività italiana”.
Anche celebrità internazionali hanno reso omaggio allo stilista. Julia Roberts ha ricordato Armani come “un vero amico e una leggenda”. Anna Wintour, direttrice di Vogue, ha sottolineato l’impatto di Armani sulla moda e sulla cultura globale, definendolo “un visionario il cui stile ha influenzato generazioni”.
Cerimonie funebri e commemorazioni
Il gruppo Armani ha annunciato che la camera ardente sarà allestita a Milano sabato 6 e domenica 7 settembre, permettendo al pubblico di rendere omaggio allo stilista. I funerali si terranno in forma privata in una data successiva.
La città di Milano, profondamente legata ad Armani, ha dichiarato il lutto cittadino in suo onore. Il sindaco ha affermato: “Milano perde un simbolo della sua eccellenza e creatività”.
Giorgio Armani lascia un’eredità indelebile nel mondo della moda e del design, con un impatto che continuerà a influenzare le future generazioni di stilisti e appassionati di moda.