La rete televisiva ABC ha annunciato la sospensione a tempo indeterminato del programma ‘Jimmy Kimmel Live!’ dopo che il conduttore ha fatto dichiarazioni controverse sull’assassinio dell’attivista conservatore Charlie Kirk. Durante una recente puntata, Kimmel ha suggerito che l’assassino di Kirk potesse essere un sostenitore di Donald Trump, affermazione smentita dalle autorità che hanno indicato l’assassino come un individuo con orientamenti politici di sinistra.
Reazioni politiche e mediatiche alla sospensione
La decisione di ABC ha suscitato reazioni contrastanti. L’ex presidente Donald Trump ha elogiato la sospensione, definendo Kimmel “senza talento” e un “pazzo malato”. Ha inoltre criticato altri conduttori di late-night show, suggerendo che anche loro dovrebbero essere rimossi.
Al contrario, l’ex presidente Barack Obama ha condannato la sospensione come un attacco alla libertà di parola, accusando l’amministrazione Trump di esercitare pressioni coercitive sui media.
Pressioni della FCC e rimozione da parte delle affiliate
Brendan Carr, presidente della Federal Communications Commission (FCC), ha criticato le dichiarazioni di Kimmel, definendole disinformazione dannosa. Ha minacciato azioni regolatorie contro ABC e la sua società madre, Disney, che sta cercando l’approvazione della FCC per una grande acquisizione. In risposta, Nexstar Media Group, che possiede 32 stazioni affiliate a ABC, ha annunciato che non trasmetterà più ‘Jimmy Kimmel Live!’, con il presidente della divisione broadcasting, Andrew Alford, che ha condannato i commenti di Kimmel come offensivi e insensibili.
Implicazioni per la libertà di stampa e il panorama mediatico
La sospensione di ‘Jimmy Kimmel Live!’ evidenzia le crescenti tensioni tra libertà di stampa e influenze politiche negli Stati Uniti. Secondo alcuni rumors, l’azione di ABC potrebbe essere vista come un tentativo di allinearsi alle pressioni politiche dell’amministrazione Trump, sollevando preoccupazioni sulla libertà editoriale e sull’indipendenza dei media. Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di cambiamenti nel panorama mediatico americano, con acquisizioni e ristrutturazioni che potrebbero influenzare l’orientamento editoriale di importanti organi di informazione.
