Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Verucchio, comune dell’Emilia Romagna in provincia di Rimini, guidati dalle parole della sindaca Stefania Sabba.
Vrócc in romagnolo, è un comune costituito da due principali abitati: al borgo collinare storico si aggiunge la frazione bassa di Villa Verucchio, nodo dell’attività economico-industriale. Il territorio comunale comprende anche un’exclave: la frazione di Pieve Corena, separata dal resto del comune dallo Stato di San Marino e distante 12 km. Il nome deriva dal latino verruculus, maschile di verrucula (“piccola verruca”) nel senso figurato di rialzo, altura, in riferimento al rilievo su cui sorge il paese.
Luoghi di interesse ed attività a Verucchio
- La chiesa Collegiata di San Martino fu costruita nel 1863 su progetto degli architetti Antonio Tondini e Filippo Morolli. Di pregio le opere all’interno, tra le quali due crocifissi di legno del XIV e XV secolo (il primo attribuito al Maestro di Verucchio) e una tela del pittore Francesco Nagli (1600 circa) raffigurante san Martino che dona il mantello al povero.
- Il monastero di Santa Chiara
- La chiesa del Suffragio
- La pieve romanica di Sant’Antonio è una delle costruzioni più antiche: si pensa sia databile al 990. Si raggiunge prendendo la strada che dal paese di Verucchio scende a valle fino a Villa Verucchio.
- Il convento di San Francesco a Villa Verucchio, con al centro del chiostro un monumentale cipresso, la cui età è stimata attorno ai settecento anni, piantato, secondo la tradizione, da san Francesco stesso.
- La pieve di San Martino in Rafaneto, che risalirebbe all’XI secolo
- La Rocca Malatestiana (o “Rocca del Sasso”) è una delle più grandi e meglio conservate della Signoria. Costruita intorno al secolo XII, ha visto il sovrapporsi di successive e sempre più complesse opere di fortificazione ed ampliamento; è la parte più antica che desta maggior attenzione. La rocca cadde sotto il dominio dei Malatesta che la conservarono per circa 300 anni. Nel 1450 subì un ulteriore ampliamento grazie a Sigismondo Malatesta.
- La Rocca del Passarello con l’annessa porta costituisce il secondo nucleo fortificato di Verucchio. Su di essa nel 1600 fu costruito il monastero delle monache di santa Chiara.
- Rimasti intatti anche la Torre civica e gran parte delle mura con diversi bastioni difensivi.
- Sulla piazza Malatesta, la principale del paese, si affaccia palazzo Giungi, risalente al XVII/XVIII secolo.
- Il Museo civico archeologico, realizzato all’interno del monastero di Sant’Agostino, raccoglie ed espone i reperti provenienti dalle necropoli adiacenti all’antico insediamento villanoviano. La sua ricca dotazione comprende monili in ambra, tessuti e mantelli in lana e lino, cesti in vimini, arredi in legno e offerte in cibo.
Piatti e prodotti tipici di Verucchio
Tra i piatti tipici spiccano i cappelletti in brodo con ricetta locale e la “zavardona”, un piatto del periodo invernale caratterizzato da maltagliati grossi conditi con stracchino e sugo.
Ascolta qui l’intervista di Max e Max a Stefania Sabba, sindaca di Verucchio