Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo fatto due chiacchiere con Stefano Prete, sindaco di Parabita, cittadina in provincia di Lecce.

Parabita è una città della provincia di Lecce, situata nell’entroterra del Salento, a pochi chilometri da Gallipoli. Sul suo territorio si trova il sito paleolitico della Grotta delle Veneri, famoso per il rinvenimento di due statuette in osso di cavallo che raffigurano delle veneri paleolitiche.

Il toponimo Parabita potrebbe derivare dalla parola neo-greca para-bata che significa “vicino a un varco”. Sappiamo che la zona è stata abitata fin dall’antichità e la presenza dell’uomo risale ad 80.000 anni fa. Il nucleo primordiale del borgo però è stato costruito in epoca normanna, periodo nel quale è stato dotato di mura difensive e quattro porte d’ingesso.

Con il feudalesimo sono state diverse le casate ad avere il controllo del feudo, tra cui i Sanseverino e i D’Aspert. Nel 1423 Parabita diventa parte dei possedimenti degli Orsini del Balzo che ne mantengono il possesso per un secolo.

In seguito alle contese tra francesi e spagnoli, i De Balzo perdono i diritti sul feudo di Parabita che nel 1535 è stato acquistato dalla famiglia Castriota, per poi passare nelle mani del duca Domenico Ferrari nel XVII secolo. I suoi discendenti saranno gli ultimi proprietari del borgo, fino alla soppressione della feudalità tra il 1806 e il 1808.

Il primo cittadino del Comune salentino ci ha tenuto a sottolineare l’iniziativa lanciata per rendere il paese una sorta di museo a cielo aperto. Infatti, nelle 17 edicole votive locali sono state collocate delle opere d’arte contemporanea di importanti artisti.

Luoghi d’Interesse a Parabita

• Chiesa di San Giovanni Battista: risalente al XIII secolo, si compone di una pianta a tre navate ed ospita le spoglie di San Vincenzo Martire
• Basilica santuario della Madonna della Coltura: eretta tra il 1913 e il 1942, è stata costruita su una chiesta preesistente e vi si può ammirare un affresco bizantino datato intorno all’XI-XII secolo
• Chiesa dell’Immacolata: edificata nel XVI secolo, al suo interno è decorata con stucchi barocchi e scene della vita della Vergine Maria
• Chiesa delle Anime: risale ai primi anni del XVIII secolo e si compone di una facciata semplice e una navata unica con altare in stile barocco
• Convento di Santa Maria dell’Umiltà: costruito nel 1405, ha subito diverse modifiche nei secoli, ma conserva ancora un importante affresco cinquecentesco
• Cripte: si tratta di due cripte bizantine, la cripta urbana di Santa Marina e la cripta rupestre del Cirlicì
• Palazzi storici: tra le dimore storiche abbiamo Palazzo dei Veneziani, Palazzo Ramis, Palazzo d’Alfonso o Castriota, Palazzo Lopez Y Royo, Palazzo Vinci e Palazzo Ferrari
• Castello angioino: fortezza del XIV secolo voluta dagli Angioini per la difesa della città, ha una pianta quadrangolare con corte interna  
• Grotta delle Veneri: è una cavita carsica che prende il nome dalle statuine in osso di cavallo trovate nel 1965 e risalenti a 12.000-14.000 anni fa

Piatti e prodotti tipici di Parabita

Parabita è una località salentina nella quale non manca l’ottimo cibo e prodotti locali di alta qualità. Un piatto molto amato è la pitta di patate, una specie di focaccia imbottita con patate, olive nere e aromi. È uno street food pugliese per eccellenza ed è ideale per gustare qualcosa di buono passeggiando per strada.

Di tutt’altro genere è ciceri e tria, una zuppa di pasta con ceci e tanto olio d’oliva. Questa pietanza è un’esplosione di sapori e viene spesso arricchita con peperoncino fresco. Non si può non parlare poi dei piatti a base di pesce come riso, patate e cozze, o il purpeti, il polpo arrosto e insaporito con olio e limone.  

Tra i dolci, invece, si possono citare i pasticciotti leccesi, manicaretti ripieni di crema pasticciera, ma il vero dessert tipico di Parabita è la carezza, un semifreddo inventato nel 1955 da un garzone di bar. Si tratta di una cialda a forma di coppetta ripiena con crema alla nocciola, pan di Spagna imbevuto di liquore e una ciliegia candita, il tutto ricoperto poi da una glassa di crema al cioccolato al latte.