Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Nemi, comune laziale della città metropolitana di Roma, guidati dalle parole del sindaco Alberto Bertucci.
Posizionato quasi al centro dei Colli Albani, a 521 m s.l.m., Nemi è il secondo comune più piccolo dell’area dei Castelli Romani dopo Colonna, noto per la coltivazione delle fragole e per la relativa sagra, che si svolge ogni anno la prima domenica di giugno. Il centro storico è situato in posizione panoramica sul lago di Nemi, celebre per essere stato il luogo del ritrovamento nel 1927–1932 di due navi celebrative romane dell’età dell’imperatore Caligola, conservate nel Museo delle Navi Romane fino alla loro distruzione nel 1944. Nemi è stata fregiata della “bandiera arancione” dal Touring Club Italiano per l’ottima qualità dell’accoglienza e del soggiorno del turista. Il comune è interamente incluso nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani.
Monumenti e luoghi di interesse a Nemi
- La Chiesa di San Nicola: edificata dopo l’editto di Milano (313 d.C.) con cui si liberalizzò il culto cristiano. È completamente diruta. I ruderi sono ancora visibili nei pressi dell’acquedotto delle Mole, sulla riva est del lago di Nemi.
- La parrocchiale di Santa Maria del Pozzo: costruita in sostituzione della cappella di palazzo eretta dai cistercensi che sorgeva su un’area oggi occupata dal castello Ruspoli e che venne demolita per far posto a un ampliamento dello stesso avvenuto nel Cinquecento. La cappella era intitolata a Maria “de puteo“, perché sorgeva vicina a un pozzo presso il quale, ad alcune fanciulle del paese, apparve la Vergine Maria (di questo pozzo ne sono state rintracciati i resti durante i lavori di restauro del castello).
- Palazzo Ruspoli: edificato nel medioevo dai Conti di Tuscolo, sovrasta il paese di Nemi. Ristrutturato durante il Rinascimento, ha una torre cilindrica attorno alla quale si sviluppa il palazzo baronale. Al suo interno conserva antichi frammenti marmorei e decorazioni a tempera del XVIII secolo opera del pittore Liborio Coccetti, realizzate in vari ambienti, e del XIX secolo.
- La villa di Cesare: L’esistenza di una villa di Gaio Giulio Cesare nel territorio aricino prossimo al tempio di Diana Aricina o Nemorense è attestata da Cicerone e Svetonio: la villa fu probabilmente edificata tra il 61 ed il 58 a.C., ma per Svetonio non soddisfece Cesare che la fece radere al suolo: a ogni modo ulteriori studi hanno confermato che il definitivo abbandono della villa è da collocarsi tra il IIIe il IV secolo.
- Il museo delle Navi Romane è posto sulla riva del lago di Nemi: costruito negli anni trenta per proteggere i preziosi scafi appena estratti dalle acque, è una costruzione particolare perché offre un rarissimo esempio di struttura concepita appositamente in funzione del contenuto e condizionata da quest’ultimo nelle soluzioni architettoniche.
Piatti e prodotti tipici di Nemi
I piatti tipici di Nemi sono le fettuccine ai funghi porcini, polenta e salsicce, minestra di “gialloni” (fagioli borlotti) con la santoreggia, baccalà “in guazzetto” (ammollito per cinque giorni), la “coratella” (l’intestino) dell’abbacchio con le fave e la pizza ripiena.